Il presidente libanese primo capo di Stato della regione in udienza dal pontefice proprio nelle ore dell'attacco israeliano a Teheran. Nella nota della Santa Sede il riferimento alle “buone relazioni” con Beirut e il sostegno al “processo di stabilizzazione e riforme”. Preoccupazione in Libano per il nuovo fronte di guerra: Hezbollah assicura che non intraprenderà “iniziative militari”. In gioco anche il destino di Unifil.
La tragedia che ieri ha cionvolto un Boeing 787 Dreamliner, con oltre 200 vittime, getta una pesante ombra sul rilancio di Air India, da pochi anni tornata sotto la gestione del gruppo Tata. L'incidente, il primo mortale per questo modello, colpisce la compagnia nel pieno di un'ambiziosa espansione , mentre l'India punta a diventare un hub aeronautico globale. Le indagini si concentrano sulla spinta del motore, ma richiederanno tempo.
In corso la NYD, dal tema "Youth Empowerment for Nation Building". Le famiglie locali ospitano i giovani da tutte le diocesi filippine e 22 organizzazioni cattoliche. Tappa verso l'appuntamento di Seoul 2027. Intanto nel Concistoro di oggi Leone XIV ha annunciato che Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis saranno proclamati santi il 7 settembre, Peter to Rot il 19 ottobre nella Giornata missionaria.
Approvata in Parlamento con un voto quasi unanime la riforma amministrativa che di fatto rafforza ulteriormente la posizione dell'attuale leadership vietnamita, uscita vincitrice dallo scontro interno perseguito con la campagna anticorruzione "fornace ardente". In un Paese di 101 milioni di abitanti resteranno solo 28 province e 6 municipalità sotto il controllo diretto del governo centrale per le grandi città.
Le notizie di oggi: polizia cinese e di Hong Kong conducono la prima operazione congiunta in città. Dopo l'incidente di ieri, un altro volo Air India effettua un atterraggio di emergenza. La Corea del Nord dice di aver restaurato il suo nuovo cacciatorpediniere. L'ex presidente delle Filippine Rodrigo Duterte chiede all'Aia il rilascio temporaneo. In Kazakistan è iniziata un'invasione di cavallette.
A Biškek circolano avvisi in cui si promette di guadagnare fino a 1.000 dollari alla settimana, due volte di più dello stipendio medio mensile di un lavoratore kirghiso, per "lavori" che nascondo in realtà il reclutamento di corrieri della droga. L’accusa di traffico di stupefacenti in Russia può comportare da 20 anni di prigione all’ergastolo. E molti dalle carceri finiscono direttamente al fronte in Ucraina.