30/07/2025, 13.27
HONG KONG - VATICANO
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'Noi giovani di Hong Kong a Roma per il Giubileo'

di Daniele Frison

Ventuno giovani dai 15 ai 27 anni della parrocchia di St. Patrick sono in Italia per il raduno della gioventù con Leone XIV. "Tappe significative" anche ad Assisi, Milano, Firenze e Napoli. P. Fabio Favata, missionario del Pime: "Gruppo formalizzato da poco. Qui per allargare la mentalità e scoprire il bello della comunità". Tra sfide educative e psicologiche. Venerdì l'incontro con il card. Chow Sau-yan.

Roma (AsiaNews) - “Inizia un percorso in cui avrete l’opportunità di essere una forza, un messaggio di speranza, una luce per la città di Roma, per l’Italia e per il mondo intero”. Ieri sera papa Leone XIV a sorpresa rivolgeva queste parole - a braccio, per la prima volta del pontificato - a 120mila ragazzi e ragazze radunati a San Pietro per la Messa di benvenuto del Giubileo dei Giovani, celebrata da mons. Fisichella. In questa “luce” è presente la gioventù di 146 Paesi, compreso il gruppo di 21 giovani da Hong Kong accompagnato da p. Fabio Favata, missionario del Pime. 

“Sono adolescenti e giovani, dai 15 ai 27 anni”, spiega ad AsiaNews Favata, parroco della parrocchia di St. Patrick, in un’area con numerose istituzione scolastiche cattoliche. Insieme a lui, in Italia affiancano il gruppo altri tre tra sacerdoti e suore della famiglia del Pime: p. Alessandro Canali, sr. Carmela Pamei e sr. Lorena Brambilla. “Sono quasi tutti della mia parrocchia, tranne quattro, che si sono uniti per amicizia o altri motivi”. L’idea del pellegrinaggio è legata proprio al Giubileo e con l’occasione il gruppo - in Italia fino all’8 agosto - sta vivendo “tappe significative” anche a Milano, Firenze, Assisi e Napoli. Compresa un’uscita sull’area montana dei Piani Resinelli (Lecco). “Un’esperienza di natura perché Hong Kong è molto cittadina”, spiega p. Fabio Favata. “Dopo la vista del panorama, abbiamo notato uno stupore diffuso, che anche a Roma non mancherà”.

Sugli inizi della sua attività pastorale da parroco di St. Patrick, dall'1 gennaio 2024, Favata racconta: “Quando sono arrivato in parrocchia ho visto che c’erano tanti giovani, ma non uniti tra loro, molto volenterosi nell’organizzare attività, però con una scarsa formazione spirituale e con poca regolarità”. Così, l’obiettivo primario del viaggio in Italia è “cementare il gruppo”, vivendo allo stesso tempo “un’esperienza personale di fede e di Chiesa”. Per il parroco ciò che il Giubileo può donare a ragazzi e ragazze della parrocchia di Hong Kong è la possibilità di “allargare la mentalità”, entrando in contatto con migliaia di giovani da tutto il mondo, per affiatarli e consolidare la fede.

“È un gruppo nuovo, formalizzato solo qualche mese fa, a gennaio. Ora bisogna costruirlo. Per prepararci al viaggio abbiamo vissuto degli incontri di preghiera e di servizio, per esempio con le Missionarie della Carità, spostandoci anche a piedi per sperimentare il pellegrinaggio”, racconta. Per molti di essi, soprattutto gli adolescenti, si tratta della prima uscita all’estero, lontani da casa. “C’era un po’ di timore per il viaggio insieme. A livello educativo proviamo a far scoprire loro il bello della comunità”, spiega Favata. “Non c'è più l’io, ‘io voglio andare lì’, ‘voglio fare questo’, ‘a me non piace’, ma il restare uniti, rispettosi del gruppo, degli orari, responsabili dei bisogni dell’altro”.

La piccola parrocchia di St. Patrick di Hong Kong è strettamente legata al contesto scolastico, per la presenza nelle vicinanze di sette scuole cattoliche. “La maggior parte degli studenti non sono cattolici: è importante costruire collaborazioni con loro. Questo è uno dei nostri obiettivi”. Per p. Fabio Favata le scuole sono un “territorio di missione importante” e bambini e giovani sono una priorità pastorale. “Molte famiglie stanno emigrando all'estero, quindi è calato il numero giovani e bambini piccoli in parrocchia: è ora quanto mai importante lavorare sulla promozione del catecumenato, del catechismo, di iniziative di carità”. A ciò si aggiunge una diffusa “sofferenza psicologica”. “Per la pressione di Hong Kong, per le proteste degli scorsi anni - aggiunge -. C'è un grande vissuto emotivo che non è stato elaborato, o non si ha avuto la possibilità di esprimerlo. C’è quindi una sfida anche di riconciliazione, di dare speranza”.

I giovani di St. Patrick alloggiano a Roma dalle Missionarie dell’Immacolata del Pime, la cui Congregazione è vicina all’area di Tor Vergata che ospiterà il grande raduno di sabato e domenica con papa Leone XIV. L’appuntamento più atteso della settimana. Venerdì, insieme ai circa 40 giovani del gruppo diocesano di Hong Kong, ospiti a Roma della Società salesiana di San Giovanni Bosco, incontreranno il card. Stephen Chow Sau-yan, per vivere insieme mezza giornata di ritiro. Nello stesso momento in cui al Circo Massimo si vivrà il momento penitenziale del Giubileo dei Giovani.

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