20/10/2022, 11.12
PAKISTAN
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A Minority Concern Pakistan il premio Titus Brandsma

di Shafique Khokhar

Il riconoscimento dell'International Christian Organization of Media per l'opera coraggiosa svolta nella difesa dei "diritti fondamentali come base per un dialogo fruttuoso". Il fondatore e direttore  Mughal: "Continueremo a lottare per l'abolizione della legge sulla blasfemia e la rimozione del materiale d'odio contro le minoranze nei testi scolastici".

Lahore (AsiaNews) – Alla rivista Minority Concern Pakistan è stato assegnato il premio internazionale Titus Brandsma per la promozione del dialogo promosso dall'International Christian Organization of Media (Icom) che ha sede a Ginevra in collaborazione con la provincia olandese dei Carmelitani.

Il Premio internazionale per la promozione del dialogo si propone di valorizzare le iniziative volte a sostenere la dignità umana, a sanare le ferite e a promuovere il dialogo in ogni circostanza attraverso i media. Il premio è stato istituito in memoria di Titus Brandsma (1881-1942), carmelitano olandese e giornalista morto martire dei nazisti a Dachau, proclamato santo da papa Francesco nel maggio scorso.

Minority Concern Pakistan è una rivista trimestrale pubblicata dal 2006: si occupa di notizie sulle minoranze religiose e sulla libertà religiosa nel Paese, generalmente assenti nei media nazionali pakistani. Aftab Alexander Mughal, giornalista cristiano pakistano attualmente residente nel Regno Unito, è il suo fondatore e il direttore della rivista. Nella motivazione del premio l’Icom sottolinea come la rivista non esisti ad assumere rischi “per garantire i diritti fondamentali come la libertà, il rispetto e l'attenzione per l'altro come basi di un dialogo fruttuoso che può illuminare le persone e quindi portare al benessere e al bene comune di tutti”.

Gli articoli di Minority Concern Pakistan i suoi webinar settimanali sono uno strumento per promuovere il dialogo tra le comunità minoritarie (non musulmane) e maggioritarie (musulmane) per sostenere l'uguaglianza, la coesistenza pacifica, la giustizia sociale e la dignità umana. Viene inoltre utilizzato per esercitare pressioni su parlamentari, politici e società civile per promuovere i diritti di cristiani, indù, sikh e ahmadi in base agli standard e ai trattati internazionali.

Mughal ha commentato ad AsiaNews questo riconoscimento: “Crediamo nel giornalismo professionale, nella libertà degli individui e delle comunità, nella libertà dei media e nella libertà di espressione. Attraverso la rivista, ci battiamo per l'uguaglianza dei diritti delle minoranze religiose nella Repubblica islamica del Pakistan, in particolare per l'abrogazione delle leggi sulla blasfemia e per la rimozione del materiale d'odio contro le minoranze dai libri di testo scolastici e dai media nazionali. Il premio rafforzerà il nostro impegno a portare avanti un giornalismo basato sui valori per i diritti delle fasce sociali svantaggiate in Pakistan”.

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