25/07/2023, 12.18
GIAPPONE
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Alla scrittrice disabile Ichikawa un prestigioso premio letterario

È la prima volta che in Giappone una persona con disabilità vince un riconoscimento di questo genere. Premiata per il romanzo umoristico Hanchibakku (“Gobba”). "Ho scritto sapendo che sono pochissimi gli autori come me e volevo rendere visibile la nostra condizione", ha detto Ichikawa

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - L’autrice giapponese Saou Ichikawa, affetta da una miopatia congenita, ha vinto il Premio Akutagawa, il riconoscimento più prestigioso per autori emergenti in Giappone. Ichikawa è stata insignita del riconoscimento per il suo romanzo "Gobba", un'opera umoristica che ha una donna con disabilità come protagonista, la quale mette in risalto - e a volte critica anche - i privilegi delle persone normodotate. Si tratta della prima persona con disabilità fisica a vincere il prestigioso premio letterario giapponese Akutagawa per il suo lavoro, in cui in modo schietto racconta anche le le frustrazioni e i desideri di una donna con disabilità.

A Saou Ichikawa è stata diagnosticata una miopatia congenita, una malattia incurabile caratterizzata da debolezza muscolare, nei primi anni di vita e per questo non può camminare e fa affidamento su un respiratore dall'età di 14 anni.

“Ho scritto questo libro sapendo che non ci sono autori con gravi disabilità come me", ha detto Ichikawa in conferenza stampa. "Vorrei che tutti pensassero al motivo per cui un'opera come questa è solo la prima a vincere il Premio Akutagawa. E al fatto che siamo nel 2023”, ha aggiunto l’autrice 43enne riferendosi ai maggiori ostacoli, a volte anche insormontabili, che una persona con disabilità incontra in ogni esperienza, gesto e lavoro nella sua vita.

Lo scrittore Keiichiro Hirano, giudice del premio Akugatawa, ha ribadito che il romanzo di Ichikawa ha ottenuto un plebiscito in sede di votazione “per la sua forza. Ha smantellato in modo critico le convenzioni sociali che mettono al centro i normodotati e ha scardinato ogni etichetta sulla disabilità attraverso l'uso delle difficoltà della protagonista", ha detto. La consegna ufficiale del riconoscimento avverrà a Tokyo alla fine di agosto, e l’autrice riceverà 1 milione di yen (circa 6.500 euro).

Durante la conferenza stampa di annuncio della vittoria, Ichikawa ha parlato a fatica, mentre usava il pollice per regolare uno stoma, un buco nella trachea, creato per aiutare il compito del suo respiratore. È in questa occasione che ha confermato che la protagonista del suo romanzo è una donna disabile come lei, che vive da sola in una casa ed è attaccata a un respiratore. “La schiena della donna è curva, da qui il titolo, ed è come la mia. Lei si prende in giro definendosi un mostro gobbo”, spiega l’autrice che con ironia e umorismo, ritrae la sua vita reale e le tante difficoltà che incontra ogni giorno e rivelando anche il suo risentimento verso alcuni comportamenti delle persone normodotate.

Ichikawa è sempre stata una grande lettrice. E lo è stata “giocoforza”, vista la sua condizione. “Non avevo nient'altro da fare se non leggere perché trascorrevo la maggior parte del mio  tempo a casa”, ha raccontato. Eppure sognava di avere un lavoro che la rendesse autonoma dopo aver compiuto 20 anni. Ma così non è stato. Nel tempo allora ha iniziato a scrivere un’opera letteraria, “ma ho rinunciato - spiega -. Non mi piaceva affatto quanto avevo scritto”.

È da quella delusione che Saou Ichikawa ha iniziato a leggere anche romanzi leggeri, un genere popolare in Giappone tra giovani adulti. Sono questi testi a darle una nuova scintilla: così ha ripreso a scrivere pensando a un libro che facesse riflettere sul tema della disabilità, ma anche ridere. Nel marzo di quest'anno ha terminato un corso online di letteratura della School of Human Sciences dell'Università di Waseda in cui ha approfondito e studiato come le persone con disabilità sono raccontate nella letteratura: “Gli esempi erano così scarsi che ho deciso avrei dovuto aggiungerli io stessa", ha detto Ichikawa.

“Hanchibakku” è la prima opera di Saou Ichikawa ed è stato pubblicato all’interno del numero di maggio della rivista letteraria Bungakukai ricevendo immediatamente il premio Newcomer della rivista. Il romanzo ha per protagonista Shuka Izawa, una donna con una spina dorsale curva a causa di una malattia muscolare ereditaria congenita, che usa una sedia a rotelle elettrica e un respiratore e vive in una casa famiglia lasciata dai suoi ricchi genitori, avventurandosi raramente all'aperto.

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