Anwar Ibrahim a Mosca, Putin: 'La Malaysia è un partner affidabile'
Durante la visita ufficiale del primo ministro malese, i due Paesi hanno rilanciato la storica cooperazione in ambito economico, tecnologico e culturale. Kuala Lumpur conferma la sua linea di non allineamento tra le potenze globali. Anwar ha riferito di aver sollevato la questione del volo MH17 abbattuto nel 2014, dopo la recente decisione di un organo Onu che attribuisce alla Russia la responsabilità dell’incidente.
Kuala Lumpur (AsiaNews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha definito la Malaysia un “partner affidabile e significativo”, sia a livello regionale che globale, durante l’incontro svoltosi oggi al Cremlino con il primo ministro Anwar Ibrahim, che si trova a Mosca per una visita ufficiale di quattro giorni.
Accogliendo Anwar nella capitale russa, Putin ha lodato i rapporti di lunga data tra i due Paesi: “La Malaysia è un nostro partner storico, molto affidabile e significativo, sia in senso generale che nel contesto del Sud-est asiatico”, ha dichiarato.
Durante il colloquio, il presidente russo ha anche espresso il desiderio di ricevere il re malese, Sultan Ibrahim Sultan Iskandar: “Ho un grande favore da chiedere. Vi prego di trasmettere i miei migliori auguri al capo dello Stato, Sultan Ibrahim. Lo aspettiamo in Russia”, ha detto il capo del Cremlino, secondo quanto riferito dall’agenzia russa TASS.
La Malaysia è una monarchia federale elettiva: il sovrano viene scelto a rotazione ogni cinque anni tra i nove sultani ereditari degli Stati malesi. L’attuale re, Sultan Ibrahim dello Stato di Johor, ha assunto la carica nel 2024.
Nel suo intervento, Anwar ha definito la Russia “una grande amica della Malaysia” e ha auspicato un ulteriore rafforzamento delle relazioni bilaterali. Nonostante un lieve calo degli scambi commerciali nell’ultimo anno, Putin ha assicurato che le relazioni economiche restano stabili: “La Commissione intergovernativa dovrà analizzare le cause del calo e fare il possibile per tornare a una tendenza positiva”.
La visita di Anwar si inserisce nel solco della politica estera non allineata perseguita da Kuala Lumpur, che mira a mantenere relazioni attive con le principali potenze globali anche in un contesto di crescenti tensioni internazionali.
Oltre all’incontro con Putin, il primo ministro malese ha avuto colloqui anche con il premier russo Mikhail Mishustin. Entrambe le parti hanno ribadito l’impegno a rafforzare la cooperazione in settori strategici come commercio, investimenti, istruzione superiore, sanità, energia, agricoltura, turismo, ricerca scientifica e cultura.
Anwar ha espresso l’intenzione di aumentare le esportazioni malesi di prodotti ad alto valore aggiunto, come dispositivi medici e pannelli solari, incoraggiando al contempo gli investimenti russi in settori tecnologici avanzati, tra cui l’aeronautica spaziale, l’economia digitale, l’energia e l’agrotecnologia.
Tra le iniziative concrete per favorire i legami tra le popolazioni, Anwar ha salutato con favore la ripresa dei voli diretti Aeroflot tra i due Paesi e ha invitato il premier Mishustin a recarsi in visita ufficiale in Malaysia con una delegazione governativa ed economica.
Le relazioni diplomatiche tra Malaysia e Russia risalgono al 1967, anno in cui fu firmato un Accordo commerciale con l’allora Unione Sovietica. L’ambasciata malese a Mosca fu aperta alla fine degli anni ‘60. Putin ha visitato la Malaysia due volte nel 2003: ad agosto per una visita ufficiale e ad ottobre per partecipare al vertice dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC).
Le principali esportazioni della Malaysia verso la Russia includono prodotti elettronici, macchinari e alimenti trasformati; mentre Mosca invia soprattutto prodotti petroliferi, minerali e sostanze chimiche. Il commercio bilaterale ha raggiunto circa 3,5 miliardi di dollari a settembre 2024. Nello stesso periodo era stato firmato anche un trattato per eliminare la doppia imposizione fiscale, incentivando ulteriormente gli investimenti bilaterali.
Un giorno prima dell’inizio della visita di Anwar, il Consiglio dell’organizzazione internazionale per l’aviazione civile (ICAO), un organo della Nazioni unite, aveva stabilito che la Russia fosse responsabile dell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines, precipitato mentre sorvolava la regione ucraina di Donetsk il 17 luglio 2014. Nell’incidente morirono tutte le 298 persone a bordo. Già in precedenza c’erano forti indicazioni che suggerivano il coinvolgimento di Mosca.
Ieri Anwar ha detto di aver sollevato la questione con Putin: “Certamente, come rappresentante del popolo malese, in particolare delle famiglie delle vittime, ho colto l'occasione per sollevare la questione con il presidente Vladimir Putin durante i nostri colloqui bilaterali”, ha commentato il premier in conferenza stampa. Nel 2020 la Russia era stata accusata di aver sabotato un’indagine internazionale sull’incidente, in seguito alla quale erano stati condannati in contumacia due agenti russi e leader ucraino separatista.