16/07/2010, 00.00
FILIPPINE
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Aumentano del 6% le rimesse dei lavoratori migranti filippini

Oltre 1,58 miliardi di dollari inviati nel maggio 2010, il 6% in più rispetto al 2009, nonostante la crisi economica globale. P. Mariani, Pime: “La crescita delle rimesse è un segno di speranza e sostegno verso il nuovo governo Aquino da parte dei migranti, che sono più invogliati a inviare i loro soldi in patria”.

Manila (AsiaNews) – Aumentano le rimesse dei lavoratori esteri filippini, nonostante la crisi economica globale. In maggio i migranti hanno inviato in patria la cifra record di 1,58 miliardi di dollari, con un aumento del 6% rispetto al 2009 (1,48 miliardi di dollari). In crescita del 6% anche il totale delle rimesse dall’inizio del 2010, che sale a 7,44 miliardi dollari.

Amando Tetangco, governatore del Banca centrale delle Filippine (Bangko Sentral ng Pilipinas – Bsp), afferma: “Il continuo flusso delle rimesse deriva dalla domanda stabile di professionisti qualificati e lavoratori filippini in tutto il mondo. Un altro fattore è la presenza di una gamma più ampia di prodotti e servizi offerti dalle banche per facilitare l’invio delle rimesse”.

Secondo i dati del Philippines Overseas Employment Administration (Poea) circa il 70% delle rimesse giunge da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Italia, mentre oltre il 35% proviene da Arabia Saudita, Emirati Arabi e Taiwan. Negli ultimi anni i Paesi Arabi sono divenuti una delle principali mete dei lavoratori migranti, grazie all’alta domanda di lavoro. Dal 2006 al 2009 il numero di filippini in Medio oriente è cresciuto del 30%, nonostante il rischio di sfruttamento e abusi.

P. Giulio Mariani, missionario del Pime a Zamboanga (Mindanao), dice che l’aumento delle rimesse nel mese di maggio si deve anche al clima di fiducia iniziato con l’elezione del nuovo presidente Beniño Aquino.  “Dopo l’elezione di Aquino – afferma - c’è più ottimismo nelle Filippine”. Secondo il sacerdote “la crescita delle rimesse può essere interpretata come un segno di speranza e sostegno verso il nuovo governo da parte dei migranti, che sono più invogliati a inviare i propri soldi in patria”.    

Le Filippine sono il Paese dell’Asia con la più alta percentuale di emigrazione, con oltre 10 milioni (9% della popolazione) di lavoratori in 190 Paesi. Il 70% di questi sono donne. Principale causa del fenomeno è la disoccupazione in patria, in aumento con la crisi globale. Nel solo 2009 circa 2,72 milioni di persone hanno perso il lavoro.

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