03/02/2005, 00.00
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Badawi sotto accusa: troppo morbido con gli immigrati clandestini

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Il primo ministro malaysiano Abdullah Badawi è sotto accusa per l'improvvisa sospensione delle misure anti-clandestini. Il quotidiano New Straits Times, notoriamente filo-governativo, ha intitolato l'edizione di oggi "Metodo da guanto di velluto", riferendosi alla scelta del governo di usare "la persuasione" invece di misure più ferme per far partire gli stranieri irregolari presenti nel paese.

Stime governative parlano di circa 800 mila lavoratori irregolari e 1.2 milioni di clandestini in genere.

Il magazine popolare The Star ha definito "imbarazzante per la nazione" la decisione di Badawi di ritardare a tempo indeterminato l'ultimatum per l'uscita degli stranieri irregolari.

Ieri il consiglio dei ministri aveva deciso di non procedere con la prevista retata contro gli immigrati senza permesso. In tale operazione era previsto l'intervento di un corpo paramilitare di 500 mila persone. Il ministro degli Interni Azmi Khalid ha dichiarato che "invece che arrestare e incarcerare [gli irregolari], prenderemo le loro impronte e li avviseremo di ritornare a casa loro in modo volontario, e quindi li rilasceremo".

Critiche sono piovute sul provvedimento governativo, giudicata una scelta che favorisce l'immigrazione illegale. Il governo si è difeso affermando di aver agito così per "simpatia" con la vicina Indonesia, colpita dal recente tsunami. Infatti la maggior parte dei lavoratori clandestini provengono dall'Indonesia, circa 40 mila sono di Aceh, la regione dell'isola di Sumatra, gravemente colpita dal maremoto. Il presidente indonesiano Susilo aveva inviato una richiesta al governo malaysiano per posporre la retata e il rimpatrio degli immigrati.

Gli oppositori di Badawi hanno definito "una resa all'Indonesia" la scelta di rimandare l'operazione anti-clandestini. "Il governo ha l'appoggio della popolazione nell'espellere gli immigrati illegali indonesiani. Cosa aspetta a farlo?" ha chiesto Wong Chun Wai, direttore di The Star. Sondaggi pubblici hanno indicato che l'avversione popolare verso gli immigrati clandestini – accusati di incrementare il crimine e dannosi per la società - è molto alta in Malaysia.

Il governo, tramite il vice-premier Datuk Seri Najib Razak, ha fatto sapere che "l'approccio più morbido" attuato da ieri non rappresenta un cedimento di fronte all'immigrazione clandestina e che l'esecutivo resta "serio" nell'affrontare il problema. (LF)

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