28/03/2023, 13.50
IRAQ
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Baghdad, legge elettorale: il blocco sciita filo-iraniano approva la riforma

Per i critici e le minoranze la riforma limita la rappresentatività dei movimenti minori. In diverse città, dalla capitale Baghdad a Bassora nel sud, si sono registrate già proteste. Il voto dopo una seduta fiume si è concluso con 206 voti favorevoli e 12 contrari su un totale di 329 seggi. 

Baghdad (AsiaNews) - Il Parlamento iracheno ha approvato alcuni emendamenti alla legge elettorale nazionale che, secondo critici e minoranze, rischiano di limitare di molto le possibilità dei partiti più piccoli e dei candidati indipendenti di vincere - o quantomeno concorrere - a future elezioni. Un via libera arrivato ieri e che ha già sollevato più di un malumore, tanto che in alcuni centri - da Baghdad a Najaf, fino a Bassora e Nassiriya nel sud - si sono già registrate proteste disperse dalla polizia.

Gli emendamenti aumentano le dimensioni dei distretti elettorali, una mossa ampiamente sostenuta dal Coordination Framework, una coalizione di gruppi sciiti vicina all’Iran che forma il blocco di maggioranza nell’attuale Parlamento. E fautrice, lo scorso anno, dell’ascesa al potere dell’attuale primo ministro Mohammed Shia al-Sudani dopo un lungo braccio di ferro con la fazione legata al leader radicale sciita Moqtada al-Sadr.

Il disegno di riforma della legge è stato approvato con 206 favorevoli e 12 voti contrari dall’Assemblea, composta da 329 seggi in totale. Al voto finale mancava una nutrita schiera di deputati, alcuni per manifesto disaccordo e altri esausti dopo una maratona parlamentare iniziata il 26 marzo. Gli emendamenti stravolgono anche gli articoli chiave approvati prima delle elezioni del 2021 e ridisegnano intere mappe elettorali, ispirandosi al modello Sainte-Laguë (meglio noto come metodo del divisore con arrotondamento standard, che attribuisce i seggi col proporzionale). 

Fra le voci contrarie quella dei rappresentanti indipendenti e dei partiti minori, compresi i turkmeni. Il nuovo sistema, che ricorda quello in vigore al momento del voto nel 2014, con una distribuzione dei seggi complicata che tende a favorire i blocchi maggiori, cancella 83 distretti elettorali e crea 18 seggi, uno per ciascuna provincia in cui è suddiviso il Paese. 

“Gli emendamenti - spiega una nota parlamentare a conclusione del voto - mirano a tenere elezioni libere ed eque per il Consiglio dei rappresentanti iracheno e i consigli provinciali” garantendo al contempo “una equa distribuzione dei seggi fra liste concorrenti”. Il Parlamento ha infine deciso di tenere le elezioni del Consiglio provinciale entro e non oltre il 20 dicembre; le ultime si erano svolte nel 2009 ed erano previste nel 2013, ma sono state congelate per controversie politiche.

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