27/02/2013, 00.00
INDIA – VATICANO
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Card. Gracias: L'affetto di milioni di indiani per Benedetto XVI. La Beata Teresa di Calcutta e la preghiera per il Conclave

di Card. Oswald Gracias
L’arcivescovo di Mumbai ringrazia il papa "che ci ha guidati verso l’attuazione del Concilio Vaticano II con saggezza e chiarezza. L’Anno della Fede e la nuova evangelizzazione sono i suoi doni, che il prossimo pontefice dovrà portare avanti”.

Mumbai (AsiaNews) - Gratitudine, amore e affetto nei confronti del nostro Santo Padre Benedetto XVI riempiono il mio cuore mentre mi preparo a partire per Roma. Sarò presente per l'ultima apparizione pubblica di Sua Santità e il mio pensiero va al Papa, la cui profonda conoscenza del mistero, umiltà, vita di preghiera e profondo apprezzamento per la bellezza della Chiesa nel mondo hanno segnato il suo pontificato, breve ma molto significativo. Insieme a me porto la gratitudine, l'amore e le preghiere dei milioni di cattolici indiani per il nostro Santo Padre.

È con grande umiltà che mi preparo al Conclave: ho passato molte ore in preghiera e meditazione per chiedere allo Spirito Santo di istruire il mio cuore a essere strumento della provvidenza e della grazia divina, in modo da poter compiere in maniera piena questo servizio che mi è stato affidato con la nomina cardinalizia. Ho chiesto lo stesso per il collegio dei cardinali, che deve eleggere il prossimo Papa dopo aver compreso i segni dei tempi, per la Chiesa e per il mondo.

Ho chiesto in modo particolare l'intercessione di san Francesco Saverio e della beata Teresa di Calcutta, che sono amati da milioni di persone e i cui resti mortali riposano nella nostra amata terra. Oltre alla loro, ho chiesto l'intercessione del beato Giovanni Paolo II che ho potuto conoscere di persona.

Ho scritto a tutte le chiese dell'India e ho chiesto loro di celebrare messe speciali durante i giorni del Conclave. Alle case dei religiosi, ai monasteri e ai conventi di vita contemplativa ho chiesto preghiere in modo particolare per l'elezione del nuovo Papa. Pietro è la roccia, è vitale per la Chiesa: il nostro Signore ha affidato a Pietro le chiavi, è il dono di Gesù alla Chiesa, un maestro che vigila sulla fede e un segno di unità e di conferma della fratellanza dei fedeli.

Il compito principale del nuovo pontefice sarà la continuità degli insegnamenti del Vaticano II, così come ci ha insegnato con chiarezza Benedetto XVI in linea con i suo predecessori. La nuova evangelizzazione e l'Anno della Fede sono doni alla Chiesa che mostrano le chiare convinzioni del nostro Papa riguardo al rinnovamento della Chiesa. Che deve avvenire in continuità con il Concilio Vaticano e che sarà portata avanti dal prossimo pontefice. Sono tesori per la Chiesa universale.

È fondamentale che ci si apra completamente allo Spirito, è vitale ed essenziale che non ci siano distrazioni durante i giorni del Conclave, quando come un solo cuore e una sola mente eleggeremo il prossimo Papa. La rassicurazione di Dio, che è sempre con noi, tiene lontana ogni preoccupazione. Lo Spirito è sempre presente per guidare la Chiesa, e abbiamo avuto sempre pontefici in linea con le necessità dei tempi.

Voglio ricordare le parole pronunciate dall'allora cardinal Ratzinger durante la messa pro eligendo Romano Pontefice: "Chiediamo con forza al Signore di darci di nuovo un pastore che ci guidi alla conoscenza di Cristo, del suo amore e della sua grande gioia".

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

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