16/05/2009, 00.00
INDIA
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Card. Gracias: Sul voto ha vinto la libertà religiosa. Ora attenzione a poveri a dalit

di Nirmala Carvalho
L’arcivescovo di Mumbai è “orgoglioso” del risultato elettorale che riflette “il cuore della gente comune”. Al futuro governo chiede di “astenersi da misure populiste” e di “portare a termine le promesse ancora incompiute”. Necessità più urgenti: politiche a lungo termine per i poveri, le donne e le minoranze.
Mumbai (AsiaNews) - “Sono orgoglioso del mio Paese”. È il commento a caldo del card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Ccbi), al risultato elettorale che sta emergendo in queste ore.
 
Per il porporato di Mumbai il voto esprime “un chiaro mandato a favore della libertà di religione” ed il riconoscimento che il Paese “può crescere e prosperare solo rispettando l’intuizione dei suoi padri fondatori che si trova nella nostra costituzione”. Il voto riflette “il cuore della gente comune” che desidera “il rispetto di tutte le religioni e chiede in modo accorato di vivere in pace ed armonia”.
 
L’arcivescovo della metropoli indiana è soddisfatto “del modo nel complesso pacifico in cui si sono svolte le votazioni” e “del senso di responsabilità dimostrato dalla popolazione”. Il porporato vede nella vittoria della United Progressive Alliance “una conferma dell’approvazione verso la politica del governo uscente”, ma subito aggiunge che questo consenso è anche un compito per il Congress ed i suoi alleati. “Questa ora è un’opportunità per il governo di portare a termine le promesse ancora incompiute”.
 
Egli si attende dal nuovo esecutivo un deciso impegno per “l’inclusione di tutte le fasce della popolazione: le minoranze, i dalit e i tribali” affinché possano anch’esse “partecipare alla ricchezza e alla prosperità della nostra patria”.
 
“Desidero profondamente che il governo sia capace di prendere iniziative più audaci e sviluppare programmi che potrebbero apparire a prima vista impopolari, ma che in realtà serviranno per il bene comune della nazione”. Il cardinale parla di  “iniziative urgenti” su cui il prossimo esecutivo dovrebbe concentrarsi. “Educazione, salute, politiche specifiche rivolte alle bambine e alle donne” sono alcuni degli obiettivi che Gracias considera prioritari nell’agenda di chi guiderà il Paese per i prossimi cinque anni. “Il governo - afferma il cardinale - dovrebbe astenersi da misure populiste e sviluppare invece politiche a lungo termine per i poveri che contribuiranno al bene comune della popolazione e a risollevare le sorti dei più bisognosi”.
 
“I nostri poveri delle campagne, le bambine e le donne, i tribali e i dalit hanno bisogno di assistenza sanitaria di base e di poter accedere all’educazione”, afferma l’arcivescovo. Occorre dunque, prendere provvedimenti che rispondano a queste necessità equivale dar vita ad una “rivoluzione sociale” che “contribuirà ad accrescere l’autorità morale dell’India all’interno della comunità internazionale”.
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