14/12/2012, 00.00
CINA - VATICANO
Invia ad un amico

Card. Zen: Il caso del vescovo di Shanghai, una vergogna per la Chiesa e per i nuovi dirigenti cinesi

di Card. Joseph Zen
Nel togliere a mons. Ma Daqin il titolo di vescovo di Shanghai, i vescovi "opportunisti" hanno obbedito ai padroni dell'Associazione patriottica, che non vogliono perdere il controllo sulla Chiesa. Ma in tal modo gettano fango anche sulla leadership di Pechino. Il Vaticano troppo lento nel giudicare come "scismatici" questi vescovi.

Hong Kong (AsiaNews) - Lo strappo del titolo di vescovo di Shanghai a mons. Taddeo Ma Daqin, fatto passare come un gesto del Consiglio dei vescovi cinesi [la cosiddetta "Conferenza episcopale", non riconosciuta dalla Santa Sede] è in realtà opera di alcuni membri dell'Associazione patriottica che cercano di difendere i loro diritti acquisiti sulla Chiesa. In questa riflessione, pubblicata ieri in lingua cinese sul suo blog personale, il card. Joseph Zen, li accusa di mettere in cattiva luce i nuovi dirigenti del Partito e dello Stato. Il vescovo emerito di Hong Kong domanda anche che il Vaticano si esprima con più fermezza su quei vescovi che stanno creando uno scisma di fatto nella Chiesa in Cina. Ecco il testo fattoci pervenire dal card. Zen.

Che disgrazia, che vergogna!

E' stata un'attesa di cinque mesi. Le amene composizioni sul blog di Mons Ma hanno, in qualche modo, alleviato le nostre ansietà. Il silenzio di Pechino era comprensibile: erano in tutt'altre faccende affaccendati. Da Roma era venuta una riga di commento il giorno 8 luglio e poi un accenno nel recente articolo del Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Il mio blog era vacante, in attesa di qualche buona notizia in qualunque momento. Ma è stata un'illusione. Il fatto triste e vergognoso è davanti ai nostri occhi.

Hanno squalificato mons. Ma!? Ma chi sono? Presto squalificheranno anche il Papa? Hanno fatto capire che il Papa non ha voce negli affari della Chiesa in Cina. Ma allora la loro non è una chiesa scismatica?

I canonisti a Roma probabilmente diranno che "forse hanno agito sotto pressione".

E allora? L'Arcivescovo Savio Hon dice che la Santa Sede aspetta che le persone coinvolte spieghino perché hanno voluto in questo modo ferire la Madre Chiesa. Ma risponderanno? Quanto a lungo la Santa Sede è disposta ad aspettare? Essi hanno capito da tempo che le parole possono rimanere parole. L'esecuzione è un'altra cosa (così è capitato a più di un comunicato della Commissione per la Chiesa in Cina).

Due poveretti, capitati in un momento sfortunato, sono stati scomunicati. Ma altri, con una, due, tre, quattro ordinazioni episcopali illecite sulla loro coscienza stanno andando avanti come se tutto fosse normale. Vescovi illegittimi, cioè pseudo-vescovi, stanno ancora pontificando con grande solennità. Le scomuniche non li hanno spaventati e continuano a sfidare la disciplina e la fede della Chiesa.

Gli opportunisti sembrano fiduciosi che, quando il dialogo con il governo di Pechino implorato dalla Santa Sede ricomincerà, essi avranno la vittoria.

Ovviamente l'Associazione Patriottica e la [cosiddetta] Conferenza Episcopale sono solo dei burattini; quelli che manovrano sono più "colpevoli".

Sappiamo che Mr. Liu Bainian, il cosiddetto Presidente Onorario [dell'Ap], si dà ancora molto da fare e deve qualche volta intervenire di persona per dare una mano ai suoi discepoli che, dopo tutto, non sono alla sua altezza. Certamente egli non è il solo tra quelli che tentano di difendere a spada tratta i loro acquisiti vantaggi, a sostenerli c'è il Fronte Unito, l'Ufficio per gli affari religiosi e le forze dell'ordine. E' ipocrita però, che questi abbiano scelto di nascondersi dietro l'Associazione e la Conferenza. L'affare è stato palesemente "girato" per essere politico. Perché non hanno il coraggio di venir fuori a rivendicare i loro meriti? Che vergogna!

Il fatto che il verdetto lungamente atteso sia emesso in questo momento, subito dopo la conclusione del Congresso del Partito, fa pensare che esso sia stato deciso dai nuovi dirigenti. Io però ho i miei dubbi. Come hanno trovato così presto del tempo per quest'affare di poca importanza? Se ho ragione io, allora coloro che lo fanno sembrare come se.......sono gravemente colpevoli di aver danneggiato il nome dei nuovi dirigenti; se invece non sono fondati i miei dubbi, allora devo dire ai miei fratelli sacerdoti in Cina: tornate a casa a zappare la terra!

Però non dimenticate come dire la Messa, perché domani si avrà ancora bisogno di voi.

 

" Svegliati, perché dormi Signore?

Destati, non ci respingere per sempre.

Perché nascondi il tuo volto

Dimentichi la nostra miseria e oppressione?

Perché siamo prostrati nella polvere,

il nostro corpo è steso a terra.

Sorgi, vieni in nostro aiuto.

Salvaci per la tua misericordia. "

 

                                Salmo 44; 24-27

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Shanghai, riapre la cattedrale di sant’Ignazio. Assente mons. Ma Daqin (Video)
18/12/2017 08:58
Mons. Savio Hon: Un sopruso la destituzione del vescovo di Shanghai. Tutte le Chiese del mondo preghino per lui
12/12/2012
Shanghai, preti e suore sottoposti a lavaggio del cervello, dopo il "grande schiaffo" di Ma Daqin
05/10/2012
Diocesi di Shanghai sotto assedio dopo il "grande schiaffo" di Ma Daqin
22/08/2012
‘Grave preoccupazione’ della Santa Sede per mons. Shao Zhumin, sequestrato dalla polizia da oltre un mese
26/06/2017 13:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”