18/09/2007, 00.00
INDIA
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Chiesa contro il governo: spariti i fondi per lo tsunami

di Nirmala Carvalho
A tre anni dal devastante maremoto, un sacerdote del Kerala denuncia il governo, che non ha ancora distribuito i fondi per le vittime. Il ministro per la Cooperazione conferma il blocco degli aiuti, ma rigetta le accuse di favoritismo verso gruppi etnici o religiosi.
Alappuzha (AsiaNews) – A quasi tre anni dal devastante tsunami che ha colpito l’Asia meridionale, il governo dello Stato meridionale del Kerala “non ha ancora distribuito i fondi per la ricostruzione, che devono andare alle vittime del maremoto e non alle classi dirigenti, senza discriminazione di razza o religione”.
 
E’ la denuncia di p. Thomas Kocherry, fondatore del Forum nazionale pescatori, che ad AsiaNews spiega: “Chiediamo al governo di fornire i resoconti della gestione dei fondi ottenuti dopo il maremoto del Natale 2004. Questi devono andare alle vere vittime dello tsunami, senza distinzione di classe sociale o religione”.
 
Alle accuse risponde il ministro del Kerala per la Cooperazione, G. Sudhakaran, che dice: “Non vi sono state discriminazioni di sorta. Si tratta di una manipolazione politica, gestita dal Fronte democratico unito, che cerca di mettere la Chiesa contro il governo. In realtà, non abbiamo ancora distribuito alcun finanziamento: le richieste sono tante, e devono essere vagliate con attenzione”.
 
Proprio quest’ultima affermazione, tuttavia, peggiora le cose. Per p. Kocherry, così come per molti altri operatori umanitari che operano da tempo per la riabilitazione delle zone colpite dallo tsunami, “la distribuzione dei fondi non si può più dilazionare. La popolazione delle coste vive in condizioni terribili, e noi dobbiamo fare qualcosa per aiutarli”.
 
Secondo p. Anthony Thota, coordinatore della campagna maremoto per il Pontificio istituto missioni estere (Pime), il problema del ritardo nella distribuzione dei fondi si spiega con “la corruzione dei politici, ma anche con il fatto che fa comodo accumulare i fondi per gli aiuti per future campagne elettorali”. Bisogna poi ricordare che “l'India ha rifiutato gli aiuti della comunità internazionali offerti subito dopo la tragedia”.
 
Lo tsunami del 26 dicembre 2004 ha interessato la maggior parte delle coste dell’Oceano Indiano. Il numero totale di vittime accertate si aggira intorno a 226 mila, ma decine di migliaia di persone sono ancora date per disperse, mentre gli sfollati sarebbero tra i tre ed i cinque milioni. Soltanto in India si stima che l'onda anomala abbia fatto 15mila vittime.
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