Chiuso “a tempo indeterminato” il confine fra Iran e Pakistan
Il provvedimento interessa soltanto la zona di Taftan, ma le forze armate hanno l’ordine di sparare contro chi cerca di entrare in Pakistan dall’Iran. La spiegazione ufficiale parla di “misure di sicurezza”, ma alcuni analisti indicano un nuovo corso nei rapporti con Teheran.
Quetta (AsiaNews) – Il governo pakistano ha deciso la chiusura “a tempo indeterminato” di una parte del confine che lo separa dall’Iran. Il provvedimento, che riguarda soltanto l’area di Taftan, è accompagnato dall’ordine di aprire il fuoco contro chi oltrepassa il resto dell’area di demarcazione. Secondo Islamabad, la decisione è resa necessaria da ragioni di sicurezza, ma alcuni analisti indicano un incrinamento dei rapporti con Teheran.
La chiusura della Porta dell’Amicizia [il nome ufficioso del confine ndr] ha creato una mancanza di beni di prima necessità per le cittadine pakistane della zona. Il commercio “informale” fra i due lati del confine era infatti uno dei principali canali di approvvigionamento della popolazione locale.
Un rappresentante anonimo della provincia occidentale del Balocistan spiega: “La manovra non è inusuale. Abbiamo chiuso spesso zone di confine per operazioni di intelligence. L’unica novità è che questa volta l’ordine viene dal governo provinciale e non da quello centrale”.
Alcuni analisti spiegano, però, che alla base della chiusura del confine vi sarebbe un raffreddamento dei rapporti fra i due governi: il nuovo esecutivo, guidato dai Popolari, è lontano dalle posizioni islamiche del predecessore e “vuole fermare ad ogni costo l’influenza iraniana nel Paese”.
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