Cirebon: 19 morti per una frana nella cava di calcare
Disastro provocato da tecniche di estrazione mineraria scorrette, secondo le indagini. Allarmi già lanciati in precedenza. Sospettati il proprietario e l'ingegnere capo per negligenza. Nel monte Kuda sospese le estrazioni e stato di emergenza per sette giorni.
Giacarta (AsiaNews) - “Il terreno ha ceduto, senza preavviso. Abbiamo solo sentito un forte schianto”, ricorda Edit Jaedi, proprietario di una bancarella di cibo nelle vicinanze della cava. Diciannove persone sono morte e molte altre risultano ancora disperse in seguito a una frana in un sito estrattivo di calcare sul monte Kuda, villaggio di Cipanas, sottodistretto di Dukupuntang, reggenza di Cirebon, nel Giava Occidentale. Il crollo è avvenuto intorno alle 10 di venerdì 30 maggio. Secondo le prime indagini, il disastro è stato provocato da tecniche di estrazione mineraria scorrette.
Un altro residenze nella zona, Sukardi, spiega che molti camion erano in fila in attesa di essere caricati quando si è verificato l’incidente. Lo smottamento di venerdì scorso non è il primo di questo tipo che accade nel sito minerario del monte Kuda. Una precedente frana, avvenuta nel febbraio 2025, non aveva causato vittime, ma aveva dato sufficienti ragioni alle autorità per avviare indagini preliminari. Il crollo ha colpito un sito minerario di tipo C, che prevede l'estrazione di terra, sabbia, ghiaia, marmo, caolino, granito e altre risorse lapidee. I lavoratori sono stati seppelliti insieme a diversi veicoli per il trasporto dei materiali.
Secondo l’Agenzia per l’Energia e le Risorse Minerarie (ESDM) del Giava Occidentale, gli operatori hanno estratto i materiali dalla base della collina verso l’alto, invece di utilizzare il metodo a terrazze, più sicuro in quanto prevede l’intervento dalla sommità alla base. Lo dimostrano gli accertamenti in corso delle autorità. L’agenzia aveva già lanciato diversi avvertimenti sul rischio. “Questo tipo di roccia deve essere estratto dall'alto verso il basso. I nostri ispettori lo hanno sottolineato più volte”, ha dichiarato Bambang Tirto Mulyono, responsabile dell'Ufficio ESDM della provincia. “Si è trattato chiaramente di un fallimento tecnico e purtroppo gli avvertimenti sono stati ignorati”, ha aggiunto.
L’area mineraria è classificata, inoltre, come zona ad alto rischio di movimento del terreno a causa dell'instabilità geologica, dei pendii ripidi e della presenza di materiale di riempimento nelle cavità. L’Agenzia Geologica ha confermato che la regione ha una alta probabilità di smottamento del terreno, soprattutto in caso di forti piogge o attività sismica. In risposta a tali criticità, il governatore del Giava Occidentale, Dedi Mulyadi, ha sospeso temporaneamente tutte le operazioni minerarie nel monte Kuda e ha dichiarato lo stato di emergenza per sette giorni. “Questa decisione riflette la nostra responsabilità. La sicurezza pubblica deve venire prima di tutto. Non tollereremo pratiche minerarie che non rispettano gli standard di sicurezza”, ha dichiarato.
Il commissario capo della polizia di Cirebon, Sumarni, ha dichiarato che due individui - identificati solo con le loro iniziali, AK (proprietario della miniera) e AR (ingegnere minerario capo) - sono sospettabili. I due sono accusati di molteplici reati ai sensi della legge indonesiana sulla protezione dell'ambiente, della legge sul lavoro, della legge sulle miniere e dell'articolo 359 del codice penale, per la negligenza che ha causato la morte di almeno diciannove persone. Entrambi potrebbero scontare fino a 15 anni di carcere, se condannati. La polizia afferma che potrebbero seguire altri arresti. Sono state interrogate sei persone collegate alle operazioni della miniera, tra cui funzionari di cooperative locali, supervisori del sito, autisti di camion e acquirenti di materiali.
03/01/2019 14:12
14/03/2023 13:58