07/03/2023, 13.51
SRI LANKA
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Colombo verso un miglioramento degli indicatori economici

di Arundathie Abeysinghe

Le riserve di valuta estera sono aumentate del 23,5%. Per gli economisti è l'inizio della fine della crisi economica. Si avvicina la possibilità di ricevere un prestito dal Fondo monetario internazionale.

Colombo (AsiaNews) - Le riserve di valuta estera dello Sri Lanka sono arrivate a 2,1 miliardi di dollari a febbraio di quest'anno dopo che a settembre 2022 erano scese a 1,7 miliardi. Secondo i funzionari del ministero delle Finanze, le riserve sono aumentate di 400 milioni di dollari (pari al 23,5%) nella prima settimana del mese scorso. 

Gli analisti economici Darshani Senanayaka e Sumith Lahandupura hanno spiegato ad AsiaNews che "queste statistiche dimostrano che la nazione insulare sta risalendo da un profondo abisso verso un futuro prospero. Al momento la rupia srilankese si sta apprezzando anche rispetto al dollaro americano".

Lo Sri Lanka si trova ad affrontare un debito insostenibile e una grave crisi della bilancia dei pagamenti che hanno un impatto negativo sulla crescita e sui tassi di povertà. Secondo le ultime previsioni del South Asia Economic Focus, il PIL dello Sri Lanka dovrebbe diminuire del 4,2% nel 2023.

All'inizio del 2022 era stata annunciata una sospensione temporanea di una parte di debito estero a causa della grave carenza di valuta e sono state adottate misure per consolidare il debito pubblico in previsione di un accordo di finanziamento con il Fondo monetario internazionale (Fmi). 

Verso la fine dello scorso anno la politica monetaria dello Sri Lanka è stata inasprita con un aggiustamento senza precedenti dei tassi d'interesse, per evitare che le pressioni inflazionistiche si aggravassero. Queste misure hanno garantito la disponibilità di valuta estera per le importazioni di beni di base, tra cui carburante, carbone, gas da cucina, medicinali e generi alimentari, alleviando, almeno in parte, il disagio socioeconomico.

Funzionari della Banca centrale dello Sri Lanka (Cbsl) ritengono che “l'economia del Paese si riprenderà nella seconda metà del 2023. A causa di impedimenti economici strutturali che esistono da decenni, aggravati dagli shock economici e da scelte politiche inopportune, lo Sri Lanka ha dovuto fronteggiare la peggiore crisi economica dai tempi dell’indipendenza, almeno fino all’inizio del 2022”.

Dopo una contrazione reale di circa l’8% lo scorso anno, l’economia nazionale, continua la Cbsl, “dovrebbe registrare una graduale ripresa nella seconda metà del 2023 e continuare sullo slancio di crescita anche in futuro".

Secondo gli esperti Sampath Amaraweera e Sachintha Madugalla "la Cbsl ha bisogno di liquidità per rimborsare il Fmi e altri finanziatori una volta che un accordo verrà approvato a fine marzo o inizio aprile. A differenza di altri 'salvataggi', i programmi del Fmi funzionano secondo politiche rigorose, come l'interruzione della stampa di moneta e la riduzione del credito interno attraverso l'aumento delle tasse, mantenendo il settore esterno in equilibrio. Sia i tassi di cambio fluttuanti che quelli costanti funzionano secondo lo stesso principio per cui i flussi in entrata e in uscita corrispondono e le vendite di riserve non generano ulteriori flussi in uscita, incoraggiando la nazione a vivere al di sopra dei propri mezzi". 

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