Colombo: 100mila studenti fuori dal sistema scolastico
Il governo ammette che 20mila studenti hanno abbandonato la scuola, mentre altri 80mila non frequentano con regolarità le lezioni. Le disuguaglianze sono in aumento, in un contesto segnato dalla crisi economica e dalla carenza di sussidi. Docenti e sindacati denunciano: “Nessuno sta cercando di riportare questi ragazzi a scuola”.
Colombo (AsiaNews) - In Sri Lanka la crisi economica ha lasciato un segno drammatico nel settore educativo: circa 100mila studenti risultano in qualche modo fuori dal sistema scolastico, di cui 20mila hanno abbandonato gli studi, mentre altri 80mila non frequentano più le lezioni in modo regolare. È il quadro allarmante emerso da un’indagine del ministero dell’Istruzione, i cui risultati sono stati resi noti nei giorni scorsi dalla premier Harini Amarasuriya, che è anche ministra dell’Istruzione superiore e della Formazione professionale, durante un incontro con i funzionari scolastici della provincia di Sabaragamuwa.
Il dato conferma una tendenza già rilevata negli ultimi anni: il numero di iscritti alle scuole pubbliche è passato dai 4.063.685 del 2020 ai 3.882.688 del 2025. La crisi economica esplosa nel 2022 ha avuto un impatto durissimo sulle famiglie. Nonostante i circa 300mila nuovi iscritti ogni anno, si registrano forti disparità tra le 10.096 scuole del Paese, soprattutto tra pochi isituti d'élite nelle grandi città e le scuole nel resto dello Sri Lanka.
“Sono numeri che confermano la gravità della situazione”, spiegano ad AsiaNews i docenti universitari Darshana Hewawitharana e Kamanthi Alwis. “I tassi di abbandono restano preoccupanti. Il governo non ha ancora adottato misure efficaci per evitare l’interruzione scolastica e molti studenti ricevono aiuti insufficienti”. Oltre due milioni di alunni hanno difficoltà ad acquistare il materiale scolastico, e la sovvenzione statale da 6mila rupie (meno di 20 euro) è stata distribuita solo a meno di 400mila studenti. “In alcune aree - sottolineano - meno del 20% degli alunni riceve un adeguato supporto. Molti non riescono a fare nemmeno un pasto completo, per cui diversi studenti svengono a scuola per la fame”.
Secondo il sindacato degli insegnanti (CTU), circa il 3% degli studenti abbandona dopo la scuola primaria, e la percentuale sale all’11% dopo la nona classe: un dato quasi raddoppiato rispetto agli anni precedenti. “La metà degli studenti - spiega il presidente del CTU Priyantha Fernando - non arriva agli esami alla fine del primo ciclo di scuola superiore. Il motivo principale è economico: non possono permettersi neanche quaderni e penne”. Un’indagine del ministero conferma che il 52% degli abbandoni scolastici avviene per difficoltà finanziarie. “Ma nessuno sta cercando seriamente di riportare questi ragazzi a scuola”, ha aggiunto Fernando.
Anche nelle aree urbane, come la capitale Colombo, si assiste a un calo degli iscritti. Il segretario generale del CTU, Joseph Stalin, avverte che “l’aumento delle disuguaglianze sociali è una conseguenza diretta dell’abbandono scolastico. Le autorità devono assumersi la responsabilità di questa crisi, e indirizzare l’attenzione non solo verso le scuole d’élite, ma soprattutto verso gli studenti più poveri”.
Il governo srilankese ha annunciato una riforma complessiva del sistema scolastico a partire dal 2026. Ma secondo insegnanti, attivisti e studiosi, il diritto all’istruzione per centinaia di migliaia di studenti vulnerabili non può attendere ancora due anni.
Ex dirigenti scolastici come Nishantha Ranaweera e Kumari Wijepala denunciano che “molti studenti hanno lasciato gli studi per aiutare le famiglie, lavorando come braccianti o collaboratori domestici. Alcuni benefattori locali cercano di offrire pasti e materiale scolastico, ma da soli non possono rispondere al bisogno di intere comunità”.
26/04/2022 11:17
02/04/2024 11:40
03/02/2024 11:16