22/02/2022, 12.48
SRI LANKA
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Colombo: opposizione a Rajapaksa frammentata

di Arundathie Abeysinghe

I partiti politici che si oppongono al presidente non riescono ad agire in maniera coordinata e unitaria. Sempre più fratture emergono nello schieramento, andando a indebolire l'intero blocco. Analisti politici: "Lavorare da soli non funzionerà".

Colombo (AsiaNews) - Alcune spaccature stanno emergendo all’interno del governo dello Sri Lanka. La più evidente è quella tra lo Sri Lanka People's Front (Sri Lanka Podujana Peramuna, Slpp) e lo Sri Lanka Freedom Party (Slfp). Quest’ultimo ha giurato di non concorrere più con l'Slpp, anche se alcuni deputati dell'Slfp preferiscono rimanere nel partito perché sono preoccupati per le loro prospettive elettorali.

Diversi deputati intervistati da AsiaNews hanno commentato in forma anonima esprimendo il loro disappunto nei confronti dell'attuale governo e si sono chiesti se unirsi all'opposizione o rimanere neutrali, perché non possono esprimere la loro opinione contro l'esecutivo. Hanno spiegato di non poter visitare i collegi per paura di offensive degli elettori del partito al governo.

L’Slpp perderà la maggioranza in Parlamento se l’Slfp, il suo più importante partner di coalizione, andrà per la sua strada. Udaya Gammanpila, Wimal Weerawansa e Vasudeva Nanayakkara, deputati del Democratic Left Front  (Dlf) e leader di spicco del gruppo ribelle nel governo che ha espresso critiche nei confronti dell’esecutivo negli ultimi mesi, soprattutto per quanto riguarda la risposta alla crisi dell’energia e del debito sovrano, stanno abbandonando il loro approccio da rivoltosi. Una mossa che gli analisti politici hanno definito come la "messa in scena di un dramma" per deviare l'attenzione della popolazione, invece di condurre una forte opposizione. Anche sotto il precedente governo del presidente Mahinda Rajapaksa, i deputati in questione avevano espresso simili sentimenti, eppure erano rimasti al governo. 

Questi sono sviluppi di cui l'opposizione dovrà rendere conto, anche se i principali politici di partito non sembrano avere nessun piano di riserva. Al contrario sono divisi in molte fazioni che rafforzano ulteriormente il governo.

Nel 2019, anche prima che i Rajapaksa rivendicassero la vittoria elettorale, lo United National Party (Unp) e l'Slfp si erano separati. Le colossali sconfitte dell'Unp hanno portato alla rottura tra Ranil Wickremesinghe (leader del partito) e Sajith Premadasa, attuale leader dell'opposizione e capo del Samagi Jana Balawegaya (Sjb). La trasformazione del JVP Janatha Vikmuthi Peramuna (Jvp) in National People's Power (Npp), ha ulteriormente indebolito la possibilità di una forte opposizione.

Come hanno sottolineato gli analisti, la peggiore situazione in cui un'opposizione può trovarsi (quella di stallo) è la migliore situazione in cui un governo può sperare. Di base le opposizioni sono prive di una strategia nei confronti del governo; un'opposizione pragmatica dovrebbe saper distinguere tra elementi innovativi e regressivi, accettando i primi e criticando i secondi.

Diversi osservatori politici hanno criticato la posizione dell'opposizione per la sua frammentazione: il Jvp rilascia dichiarazioni contraddittorie sul Fondo monetario internazionale, mentre chiama le agenzie di rating "indipendenti"; l’Sjb vacilla tra indicazioni neoliberali e dichiarazioni populiste. Allo stesso tempo, la coalizione guidata dall’Sjb è divisa anche tra Sajith Premadasa e Patali Champika (leader della 'Brigata 43', un movimento civile). Tutte queste divisioni minano la creazione di un blocco che potrebbe sfidare il governo.

I parlamentari dell'opposizione promuovono la paranoia sui social media distraendo l’opinione pubblica dalle questioni importanti, e generando sfiducia e distacco nella base elettorale delle aree rurali. Tali questioni delegittimano un'opposizione già in difficoltà, e al contempo spingono gli elettori indecisi verso una versione "più pulita" della politica "rajapaksista".

Come hanno sottolineato anche gli analisti, la conclusione è che lo Sri Lanka ha bisogno di un'opposizione forte, sia essa verde, rossa o blu, per essere "più aperta e più trasparente" di quanto lo sia attualmente. È necessario rendersi conto che "lavorare da soli non funzionerà", invece è necessario rivedere le strategie fallite del passato e sostituirle con nuove azioni.

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