22/05/2025, 10.19
SRI LANKA
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Elezioni locali in Sri Lanka: né governo né opposizioni vincono

di Arundathie Abeysinghe

Ancora incerto in molti casi l’esito della recente tornata elettorale per il rinnovo di diverse municipalità. In oltre 150 nessun partito o schieramento detiene la maggioranza. La prima riunione prevista per il 2 giugno. Le opposizioni tentano un difficile cammino verso l’unità per strappare le amministrazioni alla maggioranza di governo. 

Colombo (AsiaNews) - Archiviate le elezioni per il rinnovo dei vertici di comuni e municipalità, resta aperta - e incerta - la lotta per chi sarà chiamato a guidare l’amministrazione di oltre 150 consigli laddove nessun partito, o gruppo, detiene una maggioranza assoluta in un quadro caratterizzato da incertezza. Attualmente, i partiti di opposizione stanno valutando come sostenersi a vicenda per formare le amministrazioni nei consigli locali, dove il numero combinato di membri dell’opposizione è superiore a quello degli eletti riconducibili al National People’s Power (Npp), al potere. Inoltre, le elezioni per gli enti locali si svolgono con sistema di rappresentanza proporzionale mista (Mmpr), mentre le ultime amministrative risalgono al 2018.

Tutti i consigli locali si riuniranno per la prima volta il 2 giugno. Per quelli in cui nessuno ha ottenuto una maggioranza del 50% e oltre, se non è vi è consenso sulla nomina di un presidente e di un vicepresidente, si dovrà tenere una votazione per eleggere le cariche. Analisti ed esperti ritengono che “in un contesto di unità traballante, i partiti di opposizione stanno discutendo per ostacolare il tentativo del Npp”.

Se ciò dovesse realizzarsi, i partiti dell’opposizione potrebbero strappare il controllo dei consigli locali vinti dal NPP, senza essere in grado di ottenere una maggioranza assoluta. In questa situazione potrebbe rientrare anche il Consiglio comunale di Colombo (Cmc), che è anche “il premio più grande dell’intera elezione”. Sebbene il partito al potere abbia ottenuto una vittoria storica al Cmc, diventando il partito più grande del Consiglio con 48 membri, ne mancano ancora 11 per raggiungere i 59 necessari per ottenere la maggioranza assoluta sui 117 membri in totale.

Interpellati da AsiaNews sull’esito del voto amministrativo i politologi Kasun Samarasekara e Nilanthi Wickramasinghe parlano di “brutale campanello d’allarme per il Npp e per il suo principale partito costituente, il Janatha Vimukthi Peramuna (Jvp)”. Le elezioni, infatti, mostrano come “la popolarità del governo sia crollata in soli sei mesi dalla sua vittoria schiacciante alle elezioni parlamentari del 2024”. Ciononostante, i membri dell’esecutivo mantengono un “tono di sfida” insistendo sul fatto che “i risultati di un’elezione comunale non possono essere paragonati alle elezioni presidenziali e parlamentari, invece di accettare la realtà”.

“Il Governo ha anche reagito con rabbia alle manovre dei partiti dell’opposizione per conquistare i consigli comunali in cui la forza combinata supera quella del Npp, insistendo sulla pretesa di un diritto politico e morale - concludono gli esperti - di formare questi consigli”. Una pretesa fondata sull’essere “il più grande partito” all’interno dei consigli in questione.

Nel frattempo, il primo incontro tra i partiti di opposizione, volto a garantire il potere nei consigli locali, si è tenuto il 14 maggio scorso presso l’ufficio politico di Flower Road dell’ex presidente Ranil Wickremesinghe. Erano presenti un gran numero di rappresentanti di varie fazioni, tra cui figure chiave del Partito nazionale unito (Unp), del Samagi Jana Balawegaya (Sjb), dello Sri Lanka Podujana Peramuna (Slpp), del Partito della Libertà dello Sri Lanka (Slfp), del Fronte democratico del popolo e del Congresso dei Lavoratori di Ceylon. Pur a fronte di un confronto giudicato positivamente, durante il secondo ciclo di discussioni che si è svolto tra i segretari dei partiti politici il giorno successivo in un hotel di Colombo non è passata inosservata l’assenza dei rappresentanti del Sjb e dello Slpp.

Mentre i partiti politici e i gruppi indipendenti continuano le loro discussioni, la Commissione elettorale (Ce) sta procedendo con il processo post-elettorale che apre la strada alla creazione dei consigli. In quelli in cui un partito politico o un gruppo indipendente si è assicurato il 50% o più dei voti totali, la commissione ha già chiesto ai segretari dei partiti politici o gruppi indipendenti di inviare i nomi dei membri “che nomineranno come capi di tali consigli”. La Ce ha infine chiesto ai partiti politici e ai gruppi indipendenti di inviare i nomi dei membri che saranno nominati nel Consiglio dalla lista aggiuntiva, compresi quelli dei membri femminili che saranno nominati.

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