27/02/2023, 08.49
ASIA TODAY
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Corea del Nord, crisi alimentare: regime di Kim convoca riunione straordinaria

Le altre notizie del giorno: la Cina accresce il numero di centrali elettriche a carbone. In settimana nomina del nuovo presidente vietnamita. Più di 20 migranti pakistani affogati al largo delle coste italiane. In Yemen riapre porto controllato dai ribelli filo-iraniani. Borsa russa e rublo in forte calo.

COREA DEL NORD

Il regime nordcoreano ha convocato una riunione straordinaria per affrontare la grave crisi alimentare che ha colpito il Paese. Il leader Kim Jong-un presiederà la plenaria del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, al potere dalla fine della Seconda guerra mondiale. 

CINA

Nonostante i suoi impegni per la lotta al cambiamento climatico, lo scorso anno il governo cinese ha approvato la costruzione del maggior numero di impianti elettrici a carbone dal 2015. Lo rivela uno studio europeo secondo cui la capacità elettrica delle nuove centrali è sei volte quella prodotta dal resto del mondo nel suo insieme.

VIETNAM

Il Parlamento vietnamita si riunirà questa settimana per nominare il nuovo presidente del Paese. Il ruolo è per lo più cerimoniale: il segretario generale del Partito comunista è il vero detentore del potere. Il favorito per la nomina è il 52enne Vo Van Thuong, il membro più giovane del Politburo.

PAKISTAN-ITALIA

Il premier pakistano Shehbaz Sharif ha rivelato che ci sono più di 20 migranti pakistani tra le vittime di un barcone affondato al largo della costa meridionale italiana. La piccola imbarcazione era partita dalla Turchia e aveva a bordo anche cittadini iraniani e afghani.

YEMEN

Per la prima volta in sette anni, una nave container ha attraccato al porto di Hodeidah, controllato dai ribelli filo-iraniani Houthi. L’arrivo della nave commerciale rientra in un accordo tra le milizie sciite e il governo riconosciuto dalla comunità internazionale e sostenuto da una coalizione araba a guida saudita.

RUSSIA

Da inizio anno il mercato valutario russo ha subito un forte calo. È dovuto all’embargo europeo sul petrolio e sul gas che sta facendo perdere fino a 500 milioni di rubli al giorno. In discesa anche il “rublo forte”,  che aveva retto tutto l’anno di guerra, mentre oggi il cambio sul dollaro è arrivato a 75,6 rubli e quello sull’euro a 80,74, i livelli più elevati dallo scorso aprile.

GEORGIA-UCRAINA

In occasione dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, la presidente della Georgia Zurabišvili ha dichiarato che “il governo di Tbilisi si è infilato in un vicolo cieco, isolandosi dalla società democratica e cercando di giustificare un’incomprensibile neutralismo assai sbilanciato. Per fortuna il popolo georgiano è solidale con i fratelli ucraini”.

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