25/02/2004, 00.00
uzbekistan
Invia ad un amico

Credenti sottoposti al "lavoro preventivo" dell'ex KGB

Tashkent (AsiaNews) – Il Servizio Nazionale di Sicurezza (SNS, ex KGB) usa ancora tattiche tipiche dell'epoca sovietica per investigare sui credenti di gruppi religiosi non registrati, come mezzo di "lavoro preventivo" per far rispettare la legge del paese sulla religione. Membri di minoranze religiose che si riuniscono in case private per svolgere attività religiosa senza essere registrati, vengono arrestati e multati o posti in arresto amministrativo fino a 15 giorni. Spesso gli informatori sono membri dei gruppi stessi, costretti sotto minaccia a fornire informazioni al SNS.

Funzionari dell'Uzbekistan si rifiutano di commentare la questione, ma alcuni membri di gruppi religiosi non registrati si sono fatti avanti per raccontare le vessazioni che subiscono.

Rustam Satdano, un ex impiegato del Ministero dell'Interno, ora lavora come avvocato nella capitale Tashkent, e difende i Testimoni di Geova. Il 10 febbraio egli ha raccontato la sua esperienza al Forum 18, un'organizzazione per la difesa dei diritti religiosi con sede in Norvegia. Ha detto che Vadim Anatolyevich Negreyev, un funzionario del SNS che indaga sulle minoranze religiose, lo ha convocato nella sede nazionale del SNS. Al suo arrivo, Satdano è stato condotto nello scantinato dell'edificio, in una piccola stanza con un tavolo e 3 sedie fissate al pavimento.

"Dietro il tavolo sedeva Bokhodir Kakhramonovich Alayev, che si è presentato come il capo dell'amministrazione SNS per combattere l'estremismo religioso…Per prima cosa Alayev mi ha chiesto come andavano le cose a casa e come stavano i miei due figli. Li ha chiamati entrambi per nome. Poi ha chiesto di mia moglie, mia madre, mio padre e del mio fratellino Timur. Questi hanno l'incarico di innervosirmi con la loro mole di informazioni - ha continuato a raccontare Satdanov – conosco questi trucchi, avendo frequentato un intero corso di tecniche di interrogatori all'Accademia degli Affari Interni dell'Uzbekistan". Alayev ha accennato che era a conoscenza degli incontri dei Testimoni di Geova che Satdano ospitava a casa sua e che il SNS stava organizzando una repressione del gruppo dopo le vacanze. Poi ha invitato Satdanov a salvaguardare i suoi rapporti con il con il SNS. "Alayev mi ha detto che lui stesso aveva il potere sia di appoggiare la mia carriera sia di rovinarmi la vita, che gli bastava far arrivare una calunnia alla persona giusta e io avrei perso la licenza di avvocato".

L'11 febbraio, il Forum 18 ha contattato Negreyev col permesso di Satdanov e gli ha chiesto del loro incontro di 3 ore. Subito dopo, Satdanov ha iniziato a ricevere telefonate "minatorie": "noi abbiamo fatto una chiacchierata amichevole con te e tu hai subito telefonato ai giornalisti e rivelato i nomi dei nostri agenti. Ora noi dovremo davvero trovare il modo di fare i conti con te".

Sono emerse altre notizie di simili conversazioni tra SNS e credenti. A giugno, sempre Negreyev ha convocato e interrogato per 4 ore Nelja Denisova, membro della Chiesa Protestante dell'Asia, sulle attività dell'Associazione delle Chiese Indipendenti, cui la Chiesa Protestante dell'Asia appartiene. Dopo il colloquio, le ha ordinato: "non pubblicare articoli su internet sulla nostra conversazione. Nessuno ti ha stuprata o torturata qui. Abbiamo solo fatto una chiacchierata amichevole!".

Vladimir Zhikhar, coordinatore dell'associazione, ha detto al Forum 18: "è molto diverso dalla prima volta in cui i funzionari del SNS hanno convocato i membri della nostra chiesa". La chiesa non è registrata.

Bakhtier Tuichiev, pastore di una chiesa protestante nella città di Andijan nella sezione uzbeca della valle del Fergana, ha detto al Forum 18 che circa un anno fa ha ricevuto la visita di un gruppo di persone che sostenevano di essere giornalisti della CNN e della BBC, che erano soprattutto interessati alla sua opinione sul presidente del paese Islam Karimov. Lui crede che fossero funzionari del SNS. CNN e BBC hanno confermato che nessuno dei loro giornalisti era nel paese in quel momento.

Nel giugno 2002, Igor Rotar, corrispondente per il Forum 18, ha sperimentato di persona le attività del SNS quando 2 uomini sono entrati nella sua stanza d'albergo a Nukus, Uzbekistan, senza essere annunciati, dicendo che stavano facendo una "verifica di routine degli stranieri". Rotar stava indagando sulla violazione dei diritti dei credenti nella città ed è stato l'unico straniero sottoposto alla "verifica di routine". Poi è stato avvisato che il telefono della sua stanza era sotto controllo.

La Costituzione dell'Uzbekistan garantisce la libertà religiosa.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Uzbekistan: 8 anni di carcere a chi osa parlare di religione
22/08/2006
Due studentesse espulse dall'università perché cristiane
20/09/2004
Una donna ortodossa contro la pena di morte: "La vita è dono di Dio"
10/12/2004
Uzbekistan, punito anche chi prega in casa
23/04/2005
Tashkent, Testimone di Geova uzbeka rischia l’espulsione
14/06/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”