21/05/2009, 00.00
GIAPPONE
Invia ad un amico

Crollo record dell’economia giapponese nel primo trimestre: -4%

Tokyo ha risultati peggiori di Usa (-1,6%) ed Europa (-2,5%). Continua il calo delle esportazioni e scende pure il consumo interno. Ora c’è qualche segno di ripresa, ma il timore è che dipenda solo dai massicci finanziamenti decisi dal governo.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – L’economia giapponese registra il calo record del 4% nel primo trimestre del 2009. Gli esperti sono  pessimisti per il futuro, nonostante  qualche  recente timido segno di ripresa.

La contrazione è  molto peggiore di quella Usa (-1,6%) e dell’Europa (-2,5%) nel medesimo periodo. Ora si teme un decremento del Prodotto interno lordo del 15,2% nel 2009. Nel solo mese di marzo la contrazione è stata del 3,5% rispetto al marzo 2008, record negativo da quando nel 1955 sono raccolti questi dati.

La forte discesa è dovuta soprattutto all’indebolimento della domanda interna da cui dipende una diminuzione del Pil del 2,6%, nonché alle diminuite esportazioni (-26% rispetto al primo trimestre 2008) per il residuo 1,4%.

Il governo  sperava di stimolare il consumo interno, tramite i massicci finanziamenti decisi. Ma non  sono stati finora sufficienti a bilanciare la crescente disoccupazione e il  timore per il futuro che induce a contenere  le spese.

Massaki Shirakawa (nella foto), governatore della Banca del Giappone, dice che nell’intero mondo i timidi segni di ripresa della produzione sono dovuti solo alla necessità di  ricostituire le scorte di prodotti,  ma che manca un effettivo aumento di consumi e di investimenti.

Il ministro alle Finanze Kaoru Yosano ritiene, pure, che “ci vorrà un tempo  considerevole e duro perché il Giappone torni a crescere come nel passato e ci vorranno alcune circostanze come una  miglior situazione economica negli altri Paesi. E’ probabile che il peggio sia passato, ma sarà necessario un  grande impegno per una ripresa economica”. Anche se ritiene che  i disposti forti finanziamenti  pubblici per 15.400 miliardi di yen debbano ancora ottenere il vero effetto.

Molti economisti prevedono una prossima ripresa, ma avvertono che potrebbe essere solo conseguenza  di  simili investimenti e non  di un  effettivo miglioramento, con pericolo di successive ricadute dell’economia. Costoro avvertono che occorre ripensare il modello di sviluppo, ora troppo dipendente dalle esportazioni, e che occorre anche affrontare problemi sociali strutturali di lungo termine, come il forte passivo fiscale e il progressivo invecchiamento della  popolazione.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La crisi economica per ripensare il Giappone
22/05/2009
Il futuro del Giappone, sbattuto dallo tsunami finanziario
21/01/2009
La crisi economica mondiale è un problema morale. Parola di Nakasone
13/11/2008
Papa al G20: Non dimenticate l’Africa, l’etica, gli aiuti allo sviluppo
01/04/2009
Il “villaggio di Hibiya”, i nuovi poveri e la crisi economica nel Sol Levante
07/01/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”