14/05/2025, 11.10
INDIA
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Dalit e buddhista: il giudice Gavai alla guida della Corte suprema indiana

di Nirmala Carvalho

Figlio di un attivista e politico di primo piano, ha assunto l’incarico dopo il giuramento davanti al presidente Droupadi Murmu. Resterà in carica per sei mesi sino al 23 novembre prossimo. P. Raj: nomina “segno” del “duro lavoro e della perseveranza” con cui anche i dalit possono ambire oggi alle cariche più elevate. 

Delhi (AsiaNews) - Il secondo dalit e il primo in assoluto di religione buddista della storia del Paese ad assumere la carica. Quella di Bhushan Ramkrishna Gavai a giudice capo - o primo presidente - della Corte suprema in India (CJI) è una nomina a suo modo storica, che conferma come attraverso il “duro lavoro e la perseveranza” si possano raggiungere posizioni apicali. Il magistrato ha assunto ufficialmente l’incarico dopo aver giurato al cospetto del presidente Droupadi Murmu in una cerimonia tenuta alla Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del capo dello Stato. Egli è il 52mo Chief Justice dell’India e resterà in carica poco più di sei mesi sino al prossimo 23 novembre.

La sua carriera nella magistratura è iniziata nel 1985, con l’iscrizione all’albo degli avvocati e  l’inizio della pratica forense presso l’Alta Corte di Mumbai. Nel 2003 è nominato giudice aggiunto del tribunale e nel 2005 è diventato giudice permanente. È stato elevato dall’Alta Corte di Mumbai alla Corte Suprema il 24 maggio 2019. Ad AsiaNews p. Z. Devasagaya Raj, ex-segretario dell’Ufficio della Conferenza episcopale (Cbci) per Dalit e fuori casta, spiega che la nomina è “segno” di “duro lavoro e perseveranza” grazie ai quali un Dalit può raggiungere “la carica più elevata nella magistratura”.

“La sua esperienza di villaggio, di scuola comunale e di casta sarà sicuramente alla base del suo giudizio, rendendo giustizia agli emarginati” ha proseguito il sacerdote, che non manca di fare un richiamo alla fede professata dal nuovo Chief Justice. “Essendo egli stesso buddista, ricorderà che i Nuovi Buddhisti sono stati aggiunti alla lista della SC [Scheduled Caste, ndr] solo nel 1990. Se il caso dei cristiani dalit nella lista della SC verrà discusso, speriamo che egli lo tratti - auspica - alla luce della conversione ad altre religioni dalla religione indù”.

Dopo la cerimonia, il presidente della Corte Suprema Gavai ha ricevuto le congratulazioni del presidente Murmu, del vice-presidente Jagdeep Dhankhar, del primo ministro Narendra Modi, del presidente della Lok Sabha Om Birla e di diversi membri dell’esecutivo. Al giuramento era presente anche il predecessore ed ex presidente della Corte Suprema Sanjiv Khanna, il quale si è rivolto al neo giudice capo facendogli i migliori auguri per l’incarico. 

Il giudice Gavai è il secondo dalit a diventare presidente della Corte suprema indiana dopo KG Balakrishnan. Il padre, RS Gavai, era un noto attivista e leader nel settore del sociale, oltre a essere il fondatore del Partito repubblicano dell’India (Gavai) ed ex governatore di tre Stati indiani. Inoltre, nella sua carriera politica e nelle istituzioni RS Gavai è stato anche membro della Lok Sabha e della Rajya Sabha. In oltre 75 anni di repubblica indiana, dopo il giudice K G Balakrishnan (1999-2000), la sua ascesa ha un profondo significato simbolico e politico per una nazione ancora alle prese con Il retaggio dell’esclusione e della discriminazione basata sulle caste.

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