03/04/2024, 12.55
FILIPPINE
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Davao: mandato di cattura per Quiboloy, sedicente ‘predicatore’ e amico di Duterte

Famoso per aver fondato una setta con milioni di fedeli ed essere stato “consigliere spirituale” dell’ex presidente. Già nel 2020 aveva ottenuto l’archiviazione delle accuse, ma il coraggio di denunciare di alcune vittime ha permesso di riaprire il caso. È imputato fra gli altri per traffico di vite umane e abusi sessuali. 

Manila (AsiaNews) - Un tribunale filippino ha emesso un mandato di arresto a carico del controverso predicatore Apollo Quiboloy. Egli è un amico personale di lunga data dell’ex presidente Rodrigo Duterte ed è famoso nel Paese per aver fondato una chiesa con milioni di fedeli in una nazione in cui i leader di sette e gruppi religiosi rivestono grande influenza [anche] nel processo elettorale. Il predicatore evangelico, inserito nella lista nera dei ricercati numeri uno dell’Fbi (il Federal Bureau of Investigation), è accusato di traffico di vite umane e abusi sessuali commessi a carico di una donna. 

I giudici della città meridionale di Davao hanno ordinato il fermo di quello che si è definito “figlio designato di Dio” e “padrone dell’universo”, in seguito all’incriminazione a marzo decisa dal ministero della Giustizia per accuse pendenti da anni. Una svolta, e un cambio di rotta, rispetto alla sostanziale impunità di cui ha beneficiato in passato, anche e soprattutto per il legame con l’ex capo dello Stato che aveva spinto il tribunale nel 2020 ad archiviare una prima volta le accuse. 

In una nota il ministero stesso sottolinea l’impegno e il coraggio della donna e “vittima” che lo ha denunciato, la cui “persistente battaglia legale” ha permesso di far emergere sotto una “nuova luce” la portata e la gravità delle accuse. Inoltre, negli Stati Uniti lo stesso Quiboloy deve affrontare un altro procedimento giudiziario per abusi sessuali, per aver costretto - stando alle querelanti - diverse ragazze e giovani donne ad avere rapporti con lui. Accuse che il sedicente predicatore ha negato. 

Dalle indagini sarebbe emerso che 

Inoltre, secondo il Dipartimento Usa di Giustizia il denaro raccolto per un falso ente di beneficenza con sede in California è stato utilizzato per reclutare le vittime. Queste ultime sarebbero poi state portate negli Stati Uniti dalle Filippine, per lavorare - in condizioni di sfruttamento - in una “chiesa”  chiamata Kingdom of Jesus Christ, The Name Above Every Name (Kojc). Alcune di esse si sono occupate della raccolta di ulteriore denaro, per sostenere e alimentare lo stile di vita sfarzoso dello stesso Quiboloy.

Lo schema di traffico sessuale e di vite umane è durato almeno 16 anni, fino al 2018. Quante “si adeguavano” allo sfruttamento venivano ricompensate con “buon cibo, camere d’albergo lussuose, viaggi in luoghi turistici e pagamenti annuali in contanti che si basavano sulle prestazioni” utilizzando i soldi raccolti tramite la Kojc negli Stati Uniti. 

La setta fondata da Quiboloy sostiene di avere circa sei milioni di membri in 200 Paesi dalla sua nascita nel 1985, secondo quanto viene indicato nel suo sito web. All’interno del portale ufficiale e sulle pagine social della “chiesa” vi sono inoltre numerose foto dell’ex presidente Duterte, del quale lo stesso Quiboloy afferma di essere stato “consigliere spirituale”.

In una serie investigativa in due parti, il sito di informazione filippino Rappler avrebbe scoperto quattro grandi proprietà in Canada e negli Stati Uniti attualmente legate a Quiboloy e alla Kojc, con un valore totale stimato di 9,07 milioni di dollari. A queste si somma anche una proprietà nelle isole  Hawaii del valore di 1,76 milioni di dollari al centro di un’apparente vendita di fittizia nel 2018.

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