22/11/2025, 11.15
INDIA
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Delhi: stop allo sport all'aperto nelle scuole per l'inquinamento dell'aria

Con l’Indice di qualità dell’aria oltre quota 400 in diverse zone della capitale, il governo di Delhi ha ordinato la sospensione delle attività sportive all’aperto negli istituti scolastici fino a dicembre. Già da metà ottobre sono in vigore diverse misure a causa del peggioramento dell'inquinamento, un problema che riemerge durante la stagione autunnale.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Il governo di Delhi ha ordinato a tutte le scuole della capitale di sospendere le attività sportive all’aperto fino a dicembre a causa del peggioramento della qualità dell’aria che espone gli studenti a gravi rischi sanitari.

La decisione arriva dopo che la Corte suprema indiana mercoledì ha esortato la Commissione per la gestione della qualità dell’aria (CAQM) a considerare lo spostamento delle attività sportive scolastiche a “mesi più sicuri e meno sensibili” all’inquinamento. Con una direttiva il Comitato ha poi chiesto la sospensione di tutte le attività sportive all’aperto nell’area metropolitana di Delhi. 

Secondo i dati dell’applicazione Sameer, che raccoglie le misurazioni del Consiglio di controllo centrale per l’inquinamento, ieri l’Indice di qualità dell’aria (AQI) ha superato quota 400 in 11 delle 39 stazioni di monitoraggio della capitale, un livello considerato pericoloso anche per individui sani.

La media cittadina sì è invece fermata a 364, un livello che corrisponde a una qualità “molto scarsa”. I livelli di emergenza scattano quando l’indicatore supera quota 450. Intorno a questo livello, però, possono verificarsi difficoltà respiratorie, irritazioni e infiammazioni anche in persone senza patologie pregresse.

Il peggioramento della qualità dell’aria è tipico del periodo autunnale a Delhi a causa dell’assenza di piogge. Dalla metà di ottobre però i livelli AQI hanno portato all’attivazione di  misure di emergenza, parte del Graded Response Action Plan (GRAP).

Di recente è stato previsto il divieto di costruzioni non essenziali, lo stop alle attività estrattive e cantieri polverosi, nuove restrizioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti e la sospensione delle lezioni in presenza.

Lunedì la Corte suprema ha rifiutato di rendere permanenti le restrizioni previste dal GRAP, affermando che “Delhi non può essere portata a un punto morto in nome della lotta all’inquinamento”. Tuttavia, il tribunale ha chiesto alle autorità di intensificare il monitoraggio e adottare misure più efficaci per prevenire l’ulteriore deterioramento dell’aria.

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