12/12/2006, 00.00
VATICANO - ISRAELE
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Diplomatico israeliano: Al papa Olmert dirà tutta la stima di Israele verso la Chiesa cattolica

L’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede esprime ad AsiaNews il valore della visita del Primo ministro israeliano a Benedetto XVI e alla Segreteria di Stato, in concomitanza con la ripresa dei colloqui bilaterali fra Israele e Santa Sede a Gerusalemme. Il problema del Cenacolo e quello dei Luoghi santi attorno al Lago di Tiberiade.

Roma (AsiaNews) - La visita del Primo ministro israeliano Ehud Olmert domani in Vaticano vuole essere un’espressione di stima verso la Chiesa cattolica e sottolineare l’importanza della sua presenza in Israele, come “elemento che contribuisce sempre alla moderazione, alla pace, al dialogo”. Lo ha detto ad AsiaNews Oded Ben Hur, ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, alla vigilia di una visita di Olmert in Italia e in Vaticano. Il premier israeliano sarà ricevuto domani dal Papa Benedetto XVI, e farà visita al Segretario di Stato, il Card. Tarcisio Bertone.

“Posso dire che – ha precisato Ben Hur – che nell’agenda dell’incontro del nostro primo ministro con Papa Benedetto XVI e col Card. Bertone, Segretario di Stato, vi sarà in particolare questo tema: l’importanza che noi attribuiamo alla presenza delle Chiese cattoliche in Israele, come una parte integrante della vita sociale in Israele, e un elemento che contribuisce sempre alla pace, la moderazione, al dialogo”.

Nei giorni scorsi, "Arutz Sheva",  canale di informazione dell'estrema destra israeliana, ha accusato Olmert di andare in Vaticano per “cedere alla Chiesa cattolica il Monte Sion”, e precisamente l'antico monastero francescano che comprende il Cenacolo, e la cui parte inferiore è occupata da un gruppo ebraico che crede che quel luogo sia la tomba del re David.

“Dare il Cenacolo alla Chiesa cattolica, non è nell’agenda del nostro primo ministro [durante questa visita]”, ha detto l’ambasciatore, definendo “pettegolezzi” le polemiche degli estremisti israeliani.

Secondo alcune indiscrezioni, la cessione del Cenacolo alla Chiesa cattolica era stato promessa dall’allora primo ministro Ehud Barak a Giovanni Paolo II nella sua storica visita in Israele nel marzo del 2000. In ogni caso, è di pubblico dominio da tempo il fatto che la questione è inserita nell'ordine del giorno della Commissione bilaterale Santa Sede-Israele. Proprio domani, in corrispondenza con la visita di Olmert in Vaticano, vi sarà a Gerusalemme l’incontro della Commissione mista di lavoro fra Santa Sede e Israele per concretizzare alcuni punti dell’Accordo fondamentale (1993), che attendono da anni di essere recepiti nella legislazione israeliana.

A proposito poi dei Luoghi Santi, in diversi Santuari cristiani in Galilea si provano  crescenti timori per un progetto dello Stato israeliano  di costruire una pista – sentiero turistico - lungo tutta la riva del Lago di Tiberiade. I Santuari del Primato (Tabga), della casa di Pietro a Cafarnao, e qualcun altro  sulla riva del lago, temono che il sentiero possa passare proprio sul terreno dei Santuari disturbando la preghiera dei pellegrini e la vita monastica delle comunità lì presenti. “Il progetto del sentiero – afferma Ben Hur - è ancora in bozza. Le assicuro che ci sarà la massima considerazione per i Luoghi Santi. Se ci sono difficoltà insormontabili, non lo faremo. Oggi come oggi siamo molto consapevoli e sensibili alle esigenze della Chiesa”.

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