21/02/2012, 00.00
INDONESIA
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East Kalimantan si unisce alla protesta contro i radicali islamici Fpi

di Mathias Hariyadi
Tribali Dayak e attivisti chiedono al governo la messa al bando del gruppo estremista, perché costituisce “una minaccia all’armonia interreligiosa”. Dopo Central Kalimantan e Jakarta, anche altri tribali Dayak sostengono la campagna. Adesioni anche da movimenti musulmani giovanili, impegnati nella promozione del dialogo fra fedi.

Jakarta (AsiaNews) - Tribali Dayak e attivisti per i diritti umani di East Kalimantan chiedono la messa del bando del movimento fondamentalista Fronte di difesa islamico (Fpi), lanciando appelli al governo e alle istituzioni del Paese. Dopo la protesta "eccezionale" e "senza precedenti" a Central Kalimantan (cfr. AsiaNews 13/02/2012 Borneo: protesta "senza precedenti", i Dayak fermano i radicali islamici) e le dimostrazioni di attivisti a Jakarta (cfr. AsiaNews 15/02/2012 Jakarta, attivisti e società civile in piazza contro i radicali islamici Fpi), anche nella città di Balikpapan centinaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro gli estremisti Fpi, autori di attacchi notturni contro esercizi commerciali, negozi e proprietà appartenenti a minoranze religiose.

Guidati dal leader locale Bayer Gabriel, i membri del forum Dayak delle East Kalimantan - appartenenti al Forum del Borneo unito - hanno sottoscritto una petizione al sindaco di Balikpapan Rizal Effendi, in cui chiedono la messa al bando del gruppo islamico perché "costituisce una seria minaccia all'armonia interreligiosa" e alla "tolleranza sociale". Per il Forum la presenza dell'Fpi non è "tollerabile" per gli indonesiani di Kalimantan che hanno a cuore la pace e il dialogo fra fedi diverse.

La lotta contro il movimento estremista registra anche l'adesione di due formazioni giovanili musulmane: il Gerakan Pemuda Ansor e il Banser, entrambe affiliate al Nahdlatul Ulama (Nu), principale organizzazione musulmana moderata dell'Indonesia, nazione con il più alto numero di fedeli islamici al mondo. Hendro Tri Subiyantoro, alto funzionario di Ansor nell'East Java, conferma che il governo "ha il dovere" di smantellare il gruppo estremista e gli attivisti useranno tutti i metodi "pacifici" per raggiungere l'obiettivo.

Il Fronte di difesa islamico vuole l'introduzione della Shariah, la legge islamica in Indonesia, ed è sospettata di connivenze con le forze dell'ordine, in occasione di raid e assalti. Il gruppo è accusato di usare la violenza per introdurre i valori islamici in Indonesia. In passato l'Fpi ha lanciato una serie di attacchi a partire dal 2000, che hanno colpito fra gli altri l'ambasciata degli Stati Uniti e bar, nightclub e circoli privati, soprattutto un occasione del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera. I fondamentalisti si sono anche scagliati contro la festa di San Valentino, bollandola come ricorrenza cristiana e compiendo una serie di raid notturni contro coppie di giovani che si scambiavano frasi e gesti d'amore.

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