24/05/2024, 14.10
INDIAN MANDALA
Invia ad un amico

Elezioni indiane a quasi 50 gradi, ma la politica non menziona i cambiamenti climatici

Oggi almeno nove persone sono morte in Rajasthan per un presunto attacco di caldo. Eppure i candidati dei maggiori partiti ignorano il problema, che anche nei programmi elettorali è accennato solo in maniera generale. La questione ha maggiore rilevanza a livello locale, ma le iniziative dei singoli Stati hanno un impatto limitato.

New Delhi (AsiaNews) - Le elezioni per il rinnovo del Parlamento indiano si stanno svolgendo in un clima di caldo soffocante. Nelle ultime settimane i giornali locali hanno spesso riportato i disagi dovuti al gran caldo. Oggi almeno nove persone sono morte nello Stato indiano del Rajasthan per un presunto colpo di calore. Ieri la città di Barmer ha raggiunto i 48,8 gradi e domani si apriranno i seggi nella capitale, Delhi, con temperature previste intorno ai 45 gradi. Diversi eventi sono stati annullati per l’afa insopportabile e molti hanno attribuito la bassa affluenza della prima fase (sono sette in tutto e termineranno a giugno) al caldo torrido, che ha scoraggiato le persone a uscire di casa. Eppure, nei discorsi politici il cambiamento climatico continua a essere (quasi) del tutto assente. 

Aprile e maggio sono da sempre i mesi più caldi in India, ma i cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno peggiorato la situazione, provocando ondate di calore più estese, frequenti e intense. Secondo un rapporto del Centro per la scienza e l’ambiente, un centro di ricerca con sede a New Delhi, l’India ha sperimentato condizioni meteorologiche estreme per circa il 90% dei giorni del 2023.

Si tratta di fenomeni che non riguardano solo il caldo: l’anno scorso i monsoni hanno ucciso 523 persone, il numero più alto mai registrato, e causato danni per 2,5 miliardi di dollari. Roxy Mathew Koll, climatologo presso l’Indian Institute of Tropical Meteorology, ha spiegato che “dagli anni ’50 le inondazioni sono triplicate, mentre i cicloni sono aumentati del 50% dagli anni ’80”. 

Solo nel 2019 i riferimenti al cambiamento climatico sono per la prima volta apparsi nei manifesti elettorali del Bharatiya Janata, il partito al potere che spera nella vittoria, e del Congress, principale formazione dell’opposizione. Anche per questa tornata elettorale i partiti hanno presentato i loro piani con cui sperano di migliorare la resilienza climatica dell’India, ma in maniera molto generale e senza poi mai ribadire i concetti durante i comizi elettorali. Secondo un’indagine del 2022, tra il 1999 e il 2019, solo lo 0,3% delle domande sollevate dai deputati in Parlamento ha riguardato la crisi climatica. Eppure per molti indiani l’emergenza climatica è di primaria importanza: in un sondaggio di due anni fa l’81% degli intervistati si sono dichiarati “molto preoccupati” per il cambiamento climatico.

Le questioni legate alla religione, alla casta e all’occupazione determinano ancora le preferenze politiche della maggior parte degli indiani, ha aggiunto Koll, che sostiene però che il clima gioca un ruolo importante quando “l’intera comunità ne è colpita”. 

Circa 25mila persone del quartiere Ennore, nella città Chennai, capoluogo del Tamil Nadu che si affaccia sul Golfo del Bengala, per esempio, avevano deciso di boicottare le elezioni in parte per non aver ricevuto nessun sostegno dal governo dopo il ciclone Michaung, che a dicembre aveva devastato le coste orientali dell'India meridionale. Ma in un secondo momento il boicottaggio è stato annullato dopo che il governo locale ha dichiarato che avrebbe affrontato la questione terminate le votazioni. 

La questione, quindi, pare avere rilevanza a livello strettamente locale. “La politica che si occupa di cambiamento climatico in India non è etichettata come tale, ma ciò non significa che il cambiamento climatico non stia plasmando la politica indiana”, ha affermato Aditya Valiathan Pillai, collaboratore della Sustainable Futures Collaborative, un'organizzazione di ricerca indipendente. La maggior parte delle politiche si concentra soprattutto sulla risoluzione delle conseguenze del cambiamento climatico, che non sull’emergenza climatica in sé, ha spiegato. 

Nel Sikkim, per esempio, dove si tengono contemporaneamente le elezioni parlamentari e quelle per l’Assemblea statale, l'ex chief minister Pawan Kumar Chamling ha promesso di sospendere la costruzione di grandi progetti idroelettrici dopo che lo scorso anno un’inondazione da collasso di laghi glaciali (conosciuta come GLOF) ha spazzato via una diga e migliaia di case e infrastrutture, uccidendo un centinaio di persone. Dopo la tragedia gli ambientalisti avevano sottolineato che il governo locale era stato ripetutamente avvisato riguardo i rischi di espansione della rete idroelettrica. 

Altre iniziative locali attuate nei singoli Stati indiani negli ultimi anni si sono dimostrate efficaci (in Telangana, per esempio, si dipingono i tetti di bianchi e negli ospedali sono stati creati nuovi reparti per le ondate di calore), ma si tratta di misure che, implementate su una scala ridotta, hanno un’efficacia limitata. 

 

 

“INDIAN MANDALA" È LA NEWSLETTER DI ASIANEWS DEDICATA ALL'INDIA

VUOI RICEVERLA OGNI VENERDI’ SULLA TUA MAIL? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER A QUESTO LINK

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Caldo record in India, gravi rischi per le aree rurali e l'economia
29/04/2022 11:26
Il Vietnam senza elettricità a causa della siccità
21/06/2023 13:16
Dhaka, ondate di calore: cristiani e musulmani uniti nella preghiera per la pioggia
20/04/2023 13:03
Caldo record: toccati i 50,8 gradi in Rajasthan. Vittime
03/06/2019 09:02
Card. Poola: nasce dal cuore dell'uomo la crisi ambientale
22/11/2023 14:20


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”