Elezioni nazionali, favorita Gloria Arroyo
I cattolici impegnati contro brogli e violenze
Manila (AsiaNews) Dalle 7 di questa mattina, fino alle 3 del pomeriggio oltre 43 milioni di filippini sceglieranno 32 candidati per i più alti posti del governo filippino, compreso il presidente e il vice-presidente.
Un sondaggio recente preannuncia la vittoria di Gloria Macapagal Arroyo, presidente uscente, sull'attore Fernando Poe Jr, seguito dal sen. Ping Lacson (già generale di polizia); Raul Roco, ex segretario del Dipartimento di educazione; Fratel Eddie Villanueva, leader di un gruppo carismatico che si dice abbia almeno 8 milioni di seguaci.
Senza dubbio il presidente ha un vantaggio rispetto agli altri candidati: gli uffici governativi che durante i 70 giorni di campagna elettorale hanno sostenuto il suo programma. Negli ultimi 2 mesi la Arroyo ha potuto donare documenti per cure mediche gratis, terreni per i poveri, acqua per i villaggi. Sebbene tutto questo sia parte del programma governativo, tali gesti hanno rafforzato l'idea della vicinanza del presidente alla vita dei poveri nella nazione.
Fernando Poe Jr, un attore cinematografico di serie B, era il favorito agli inizi dell'anno, quando aveva annunciato la sua candidatura. Ma la sua popolarità è diminuita dopo che il pubblico ha capito che non aveva alcuna piattaforma di governo. Ai media egli ha sempre detto che il suo programma era sul suo sito internet, ma nessuno lo trovava. Solo due settimane fa, attraverso spot elettorali alla televisione, egli ha lanciato i 3 punti del suo futuro governo: fine della guerra coi ribelli, eliminazione della corruzione, trovare lavoro per i disoccupati.
Il sondaggio citato mostrava anche che almeno il 24% degli elettori sono ancora indecisi su chi votare. Influenzare questo gruppo è vitale per la vittoria di qualunque candidato.
La campagna elettorale si è basata soprattutto sull'uso dei media. Un sondaggio ha dimostrato che almeno il 40% delle persone viene a conoscere i candidati attraverso la televisione, la radio e i giornali. Ciò ha costituito un vantaggio per i due candidati alla vice-presidenza, Noli de Castro e Loren Legare: i due hanno lavorato in televisione prima di buttarsi in politica. La gente percepisce come "intelligenti" coloro che appaiono nei media.
Durante i mesi di campagna elettorale vi sono state molte violenze. Lo scorso 6 maggio il bilancio era già di 118 morti e 168 feriti. Ieri e oggi vi sono stati altri incidenti e morti.
Il timore più grande è la possibilità di brogli elettorali. Stamattina molti votanti si sono lamentati che i loro nomi non erano inseriti nelle liste dei votanti, stilati dalla Commissione per le Elezioni (Comelec). Henry Arroyo, coordinatore del PPCRV (Parish Pastoral Council for Responsible Voting, Consiglio pastorale parrocchiale per un voto responsabile) , dice ad AsiaNews: "Questa mattina abbiamo già ricevuto molte lamentele. Vi sono molti casi di nomi mancanti nelle liste Comelec, ma presenti nelle nostre liste". Arroyo non sa che pensare, dato che le loro liste erano state date dalla stessa Comelec.
Arroyo è uno dei numerosi volontari del PPCRV, che vigileranno i seggi, le urne e il conteggio dei voti finchè i risultati non saranno dati dal Comelec. Arroyo appartiene alla parrocchia di Our Lady of Remedies, a malate, che comprende circa 38 mila votanti.
Il National Secretariat for Social Action (Nassa, Segretariato generale per l'azione sociale), una creazione della Conferenza episcopale, ha messo in atto una struttura per monitorare le elezioni, diffondendo ogni 2 ore una relazione. Oggi la Nassa ha denunciato violenze fisiche e sparizioni di nomi dalle liste nella provincia di Pampanga a nord di Manila. Violenze anche a Talaingod, Davao del Norte, nell'isola di Mindanao, dove una bomba è esplosa in una scuola usata come seggio elettorale. Il Comelec ha dichiarato questa zona un "punto caldo" delle elezioni. (SE)
10/05/2010