23/07/2005, 00.00
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Esplosioni a Sharm el Sheikh: 65 morti e centinaia di feriti

Sharm el-Sheikh (AsiaNews/Agenzie)  - Almeno 65 morti e 200 feriti è il bilancio di una serie di attacchi con autobomba che ha distrutto un bazaar e alcuni hotel per turisti sul Mar Rosso. Le esplosioni, le più violente negli ultimi 10 anni,  sono avvenute a Sharm el-Sheikh nelle prime ore di sabato 23 luglio. Le autorità temono che il bilancio delle vittime salirà ancora, dato che molti dei feriti sono in condizioni gravissime.

La polizia afferma che vi sono state 7 esplosioni simultanee, in un momento di alta stagione per il turismo. Diversi turisti europei, scossi dalle violenze, hanno raccontato di scene di panico, isteria, corpi straziati lungo la strada, urla e suoni di sirene delle ambulanze.

Una delle esplosioni ha distrutto la facciata del Ghazala Gardens Hotel a Naama Bay, dove si trovano gli alberghi più esclusivi. Con ogni probabilità, cadaveri e feriti giacciono sotto le macerie. Secondo le prime ricostruzioni, un'auto è arrivata con violenza fino alla porta dell'hotel ed è scoppiata.

La polizia afferma che fra i morti vi sono britannici, francesi, spagnoli, olandesi, medio-orientali dal Qatar, dal Kuwait, ed egiziani. I feriti comprendono 13 italiani, 5 britannici, 3 spagnoli, 3 sauditi, un ucraino, un russo, un turco, un arabo israeliano.

La prima esplosione ha colpito il vecchio mercato di Sharm el-Sheikh, appena dopo l'1 di notte (ora locale). Un addetto all'emergenza ha dichiarato che molti dei feriti sono lavoratori egiziani, che si radunavano in un caffè del mercato. Fra i morti, 17 salme sono irriconoscibili a causa delle profonde ustioni.

Parlando alla televisione, Ahmed el-Maghrabi, Ministro egiziano del turismo, ha dichiarato: "Quanto è successo questa mattina, è condannato da tutti. Queste bande criminali non ci fermeranno nel nostro viaggiare e muoverci". Ma ha aggiunto: "In tempi brevi, questi incidenti avranno un certo effetto sul turismo".

Gli stranieri sono stati spesso un obbiettivo in attacchi terroristi, legati al fondamentalismo islamico. Tre turisti sono stati uccisi in due esplosioni lo scorso aprile al Cairo. In ottobre, al Taba Hilton hotel, sulla frontiera con Israele,  un'autobomba e un camion-bomba hanno causato la morte di 34 persone. Nel 1997, 58 turisti sono stati uccisi nella città di Luxor.

Il turismo è una delle fonti principali di ricchezza e di lavoro per l'Egitto, che ogni anno ha bisogno di almeno 650 mila nuovi posti di lavoro per i giovani. Alcuni osservatori dicono che quest'anno l'Egitto ha attratto ancora più visitatori che in passato, dato che molti turisti hanno evitato di viaggiare nelle zone asiatiche affette dallo tsunami.

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