16/02/2016, 12.56
PAKISTAN
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Farmacisti del Pakistan: Il prezzo delle medicine fatto salire alle stelle e i poveri restano senza cure

di Kamran Chaudhry

Le compagnie farmaceutiche hanno ritirato dal mercato grandi partite di farmaci, in modo da farne aumentare il prezzo. In questo modo si distorce il commercio ma aumentano i profitti. Introvabili alcuni antibiotici, il latte in polvere, i farmaci per la cura di malattie ossee o di problemi agli occhi. In Punjab il costo è salito del 15%, nel Sindh del 7%.

Lahore (AsiaNews) – Il prezzo dei farmaci in Pakistan ha subito un’impennata vertiginosa e i poveri non riescono più a sostenerne i costi. È quanto denuncia l’Associazione pakistana delle farmacie al dettaglio (Pcra), che ieri ha organizzato una conferenza stampa al Lahore press club. Ishaq Meo, presidente della Pcra, dichiara ad AsiaNews: “Le case farmaceutiche hanno sganciato una bomba sul pubblico. L’Autorità di regolazione del farmaco non è riuscita a mantenere stabili i prezzi e ha lasciato i poveri in balia degli speculatori farmaceutici. Noi respingiamo questa azione ingiustificata e sfidiamo le compagnie a un tavolo di trattativa. Possiamo mobilitare tutti i rivenditori, organizzare proteste e sfidare la macchina di governo”.

I dati riportano che l’aumento del costo ha colpito la scorsa settimana diverse tipologie di medicinali usati per il trattamento di raffreddore, influenza, febbre, dolore, gonfiore, mal di testa, problemi al cuore e circolazione del sangue. Nella provincia del Punjab, la più popolosa del Paese, si è assistito ad un incremento del 15%, mentre nella provincia meridionale di Sindh si è registrato un più 7%.

La mancanza di medicine per i pazienti è una grave violazione del Drugs Act del 1976. Il presidente della Pcra continua: “Il prezzo di una confezione di Panadol [un analgesico a base di paracetamolo – ndr] è salito da 180 rupie (circa 1,5 euro) a 240 (2 euro). Inoltre registriamo che su larga scala è stata creata ad arte una carenza di importanti antibiotici, iniezioni di vitamine, farmaci per la gravidanza, malattie ossee e per i problemi agli occhi dei bambini. In questo modo le persone sono costrette a comprarle ad un prezzo maggiore. Oltre a tutto ciò, il governo ha perso ogni controllo sul latte artificiale”.

Bushra Khalid, al sesto mese di gravidanza, afferma che gli effetti della “bomba farmaceutica” si fanno già sentire. La donna, madre di otto figli e moglie di un manovale, viveva sotto una tenda con la sua famiglia. Una notte le piogge invernali hanno inzuppato il copriletto e lei ha chiesto aiuto ad un sacerdote. Ora vive in un rifugio temporaneo nella casa per disabili delle Missionarie della carità di Lahore. “Non abbiamo i mezzi per costruire una casa – racconta – e il lavoro edile va a rilento nella stagione invernale. Non possiamo permetterci di mangiare ad ogni pasto. Comprare le vitamine, ora che il prezzo è aumentato, è diventato impossibile. Le suore ci hanno offerto cibo e alloggio gratis: ringraziamo Dio per il loro aiuto”.

Infine l’associazione di categoria Pcra ha suggerito alcune soluzioni per contenere il costo delle medicine, tra cui la vendita di farmaci salva-vita come generici; permettere a ospedali e farmacie di avere un piccolo laboratorio; vietare la registrazione di farmaci con leggere modifiche nella composizione; consentire alle compagnie cinesi di entrare nel mercato e alla Pcra di avere una rappresentanza all’interno dell’Autorità per il farmaco.

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