02/02/2010, 00.00
INDIA
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Festa della Presentazione, le religiose indiane pregano per il Papa

Le carmelitane di Mumbai rinnovano i loro voti con preghiere speciali per la missione della Santa Sede e per la pace in Terra Santa, martoriata da troppi conflitti e oscurità.

Mumbai (AsiaNews) – Il Papa Benedetto XVI “è la nostra fonte di incoraggiamento e di forza. Mentre rinnoviamo i tre voti che la Grazia ci ha concesso – castità, povertà e obbedienza – preghiamo proprio per il Santo Padre, che ci mantenga salde nella nostra vita contemplativa”. Lo dice ad AsiaNews madre Soccorso, la badessa di Nostra Signora del Carmelo, un monastero carmelitano della periferia orientale di Andheri, a Mumbai.

Nel giorno della festività della Presentazione, la giornata dedicata alla vita consacrata, la badessa spiega: “Questo è per noi un giorno molto speciale. È la nostra festa, il giorno in cui rinnoviamo i nostri voti. Questa mattina tutte noi suore di clausura, undici con le novizie, ci siamo recate a messa in processione, con le candele. Nel corso della celebrazione abbiamo rinnovato i voti, secondo le regole delle carmelitane”.

“Le nostre preghiere - riprende la religiosa - vanno al nostro amato pontefice Benedetto XVI. Nei suoi confronti abbiamo un profondo senso di gratitudine, perché il Papa è sempre così vicino alla nostra missione e prega affinché possiamo camminare salde nella spiritualità della nostra missione. Anche nella sua enciclica Spe Salvi, ha fatto un riferimento alla clausura: non soltanto un posto dove darsi totalmente a Dio, ma un segno dell’eternità spirituale che sottolinea, sostiene e muove il mondo esterno”.

Questa festa della presentazione cade proprio mentre si prepara il centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila: “Oggi, le necessità sono le stesse del tempo di questa grande santa. Lei voleva che noi fossimo figlie della Chiesa, che deve essere servita con la preghiera e la fedeltà alla vita religiosa. Questa chiamata, oggi, assume un aspetto molto significativo: la Vergine Maria porta Suo figlio al tempio per il rituale di purificazione, un procedimento che ci ricorda l’importanza di fede e obbedienza”.

Questa festa, conclude la badessa, “è la festività delle luci che disperdono le tenebre, quelle che portano discordie, guerre e ostilità. Noi preghiamo che Maria e che la luce di Cristo possano illuminare tutto questo e portare coesistenza e armonia fra i popoli. La nostra vocazione contemplativa è nel cuore della Chiesa, e questa festa si collega alla Terra Santa: noi chiediamo con la preghiera, come ha chiesto il Papa, che giunga presto la pace in quei luoghi”. (NC)

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