15/09/2010, 00.00
EGITTO - ISLAM
Invia ad un amico

Forze di sicurezza egiziane assaltano il monastero di San Macario, gravi tre religiosi

All’attacco hanno partecipato oltre 300 agenti, a bordo di veicoli e mezzi militari. Lanciati gas lacrimogeni, pietre e sassi all’indirizzo dei monaci. L’assedio, scattato il 7 settembre, è durato 24 ore. Al centro della contesa l’area su cui sorge l’edificio e la costruzione di nuove celle per i religiosi.
Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di agenti delle forze di sicurezza egiziane, a bordo di veicoli e mezzi militari, hanno attaccato il monastero di San Macario di Alessandria a Wadi El-Rayan, nella provincia di Fayoum, circa 150 a sud della capitale. Il fatto è avvenuto alle 8 di sera del 7 settembre, ma solo negli ultimi giorni è emersa la notizia. Durante l’assalto, cui hanno partecipato oltre 300 persone, sono stati sparati gas lacrimogeni, lanciati bastoni e sassi all’indirizzo dei religiosi, tre dei quali hanno riportato gravi ferite. 
 
Secondo quanto riferisce l’agenzia Aina, le forze di sicurezza hanno impedito la consegna di mattoni all’interno dell’antico monastero, necessari per la costruzione di nuove celle da destinare ai religiosi. Gli assalitori hanno anche cercato di confiscare il materiale già consegnato, ma i monaci vi si sono seduti sopra opponendo un fermo rifiuto.  
 
Al centro della vicenda sembra vi siano questioni legate al possesso dell’area e all’uso cui andrebbe destinata, che vede opposti i monaci e le autorità. Questi ultimi affermano che Wadi El-Rayan sia una sorta di “area protetta” e intoccabile. I religiosi ribattono che è necessaria la costruzione di nuove celle all’interno del monastero, costruito ben prima che l’area venisse dichiarata dedita alla “conservazione”.
 
Alle 12 del 7 settembre le forze hanno circondato il monastero, mantenendolo in stato d’assedio sino alla stessa ora del giorno successivo. P. Boulos el Makkary, uno degli 85 monaci presenti nella struttura, spiega che gli assalitori hanno rinunciato “dopo aver visto l’insistenza dei monaci, nel rivendicare i loro diritti”, ma hanno anche aggiunto che “presto” sarebbero tornati.
 
I monaci ritengono che il governo voglia impedire la costruzione di nuove celle, per frenare la crescita del monastero e del numero di ospiti. Al momento gruppi di 5 o anche 8 religiosi devono condividere celle che riescono a contenere una sola persona. Il monastero di San Macario – detto anche il “Monastero sepolto”, perché molte delle celle sono grotte nella montagna - rimasto a lungo deserto, per la mancanza di luce e acqua. Tuttavia, dal 1996 i monaci hanno ottenuto il permesso di soggiorno e, nel tempo, ne hanno fissato una dimora “permanente”, ottenendo il relativo permesso dal Ministero dell’ambiente.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La polizia egiziana arresta 13 copti, vittime dell’assalto di estremisti islamici
18/03/2010
Egitto, sgozzato un medico copto. Cresce la paura fra i cristiani nel Paese
16/01/2017 10:36
Leader musulmano condanna le violenze contro i cristiani in Egitto
15/03/2010
Sinai, portavoce Chiesa cattolica: I cristiani sono considerati "obiettivi legittimi"
01/07/2016 12:26
Nord Sinai, i racconti dei copti in fuga dall’Isis: l'Egitto è intervenuto “troppo tardi”
07/03/2017 10:50


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”