27/04/2011, 00.00
INDIA
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Funerali di Stato per Sai Baba, presenti Manmohan Singh e Sonia Gandhi

di Kalpit Parajuli
Centinaia di migliaia di persone hanno seguito le esequie, precedute da un servizio multi-religioso, in cui musulmani, cristiani e sikh hanno letto brani sacri. Il guru è stato seppellito nella sala pubblica del suo ashram in Andhra Pradesh, e non cremato: un onore riservato dagli indù a chi viene considerato santo.

Puttaparthi (AsiaNews) – Centinaia di migliaia di persone hanno assistito oggi ai funerali di Sai Baba. Il guru è stato seppellito, invece che cremato: un tipo di inumazione riservato a quanti gli indù considerano circondati da un alone di santità. Il Primo ministro indiano Manmohan Singh, e la leader del partito del Congresso Sonia Gandhi erano presenti alla cerimonia. Sai Baba è stato sepolto con gli onori legati a un funerale di Stato all’interno della sala pubblica dell’ashram di Puttaparthi. Una grande folla ha seguito la cerimonia, cantando e pregando. Prima delle esequie vere e proprie ha avuto luogo un servizio multi-religioso. Esponenti religiosi musulmani, cristiani e sikh hanno letto brani sacri, prima che i sacerdoti indù, vestiti di arancione, iniziassero il rito. Salve di cannone hanno accompagnato l’inumazione.

Sai Baba ha creato un ampio movimento, con adepti in tutto il mondo. A Kathmandu circa 30mila persone si sono riunite nel cuore della capitale, cantando inni e offrendo preghiere davanti alla fotografia di Sai Baba. Centinaia di nepalesi sono partiti per l’India, ma molti non hanno potuto, e hanno organizzato una cerimonia in contemporanea con le esequie a Kathmandu. “Ritorna, nostro caro onnipotente, tutti ti aspettiamo! O mio Sai! O nostro caro Sai”, cantavano i fedeli. Alcuni dicevano di attendersi che Sai Baba resuscitasse.

La figura di Sai Baba non è esente da controversie. In passato è stato accusato di aver “organizzato” alcuni dei miracoli che gli sono stati attribuiti, e alcuni seguaci lo hanno accusato di abusi sessuali; un’accusa che ha categoricamente negato. D’altro canto c’è chi valuta positivamente le sue opere. Il vescovo Moses D. Prakasam di Nellore ha dichiarato ad AsiaNews di riconoscere che Sai Baba “ha fatto molte opere di bene nei distretti più poveri, creando scuole e centri ospedalieri. Ha dato il via, grazie alla sua compassione, a progetti di costruzione di acquedotti, ha fornito acqua potabile ai villaggi del distretto di Anantpur, e lavori e di irrigazione. Quello che ha fatto è apprezzabile”.

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