16/11/2022, 12.11
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G20 Bali: Pechino firma dichiarazione finale con condanna invasione russa dell’Ucraina

di Li Qiang

Nel testo ci sono dei distinguo, ma è la prima volta dallo scoppio del conflitto che i cinesi sottoscrivono un documento di questa portata. L’amicizia “senza limiti” tra Cina e Russia sembra sempre meno solida. Pechino chiede moderazione dopo caduta di un missile in territorio polacco.

Pechino (AsiaNews) – I leader dei Paesi membri del G20 “deplorano nei termini più forti l’aggressione della Russia all’Ucraina e chiedono il suo completo e incondizionato ritiro dal territorio ucraino”. È il passaggio chiave della dichiarazione finale del summit di Bali, che ha chiuso oggi una due giorni di colloqui tra i capi di Stato e di governo delle 20 principali economie del mondo. Il comunicato è arrivato dopo che ieri la Russia ha bombardato a tappeto diverse località ucraine.

Il fatto  più eclatante è che anche la Cina (e la stessa Russia) hanno approvato il documento. Finora il governo cinese non aveva mai sottoscritto posizioni ufficiali di biasimo dell’attacco russo all’Ucraina. In questi giorni di incontri diplomatici, il presidente cinese Xi Jinping ha invocato una risoluzione pacifica della crisi, in primis il raggiungimento di un cessate il fuoco, e ha espresso contrarietà all’uso di armi nucleari nel teatro ucraino: nessuna critica diretta però al Cremlino.

Il comunicato congiunto presenta dei distinguo, senza i quali la Cina non avrebbe dato il proprio assenso. Nel testo si sottolinea che “la maggior parte dei membri condanna con forza la guerra in Ucraina e afferma che stia causando sofferenze umane immense, esacerbando le esistenti fragilità dell’economia mondiale”. In un altro passaggio si precisa che ci sono “altri punti vista e differenti valutazioni riguardo alla situazione e alle sanzioni [contro la Russia]”.

Secondo diversi analisti, l’approvazione del testo rappresenta comunque una svolta, perché alla fine il G20 – incluse Russia e Cina – riconosce Mosca come aggressore e Kiev come vittima. L’amicizia “senza limiti” sbandierata da Xi e Putin alla vigilia dell’invasione russa sembra sempre meno solida.

In un tentativo di bilanciamento, a Bali la diplomazia cinese ha provato a rompere l’isolamento della Russia. Ieri in un faccia a faccia con il suo omologo russo Lavrov, il ministro cinese degli Esteri Wang Yi ha detto di apprezzare la posizione della Russia sulle armi nucleari secondo cui “una guerra atomica non può essere vinta e non dovrebbe essere mai combattuta”, a quanto riporta la Xinhua.

Ma anche se non lo dice in modo esplicito, Pechino teme i rischi di un allargamento del conflitto. Nella conferenza stampa di oggi, in riferimento alla caduta ieri di un missile ancora non identificato in territorio polacco, la portavoce del ministero cinese degli Esteri Mao Ning ha affermato che tutte le parti dovrebbero “stare calme e mostrare moderazione nelle attuali circostanze, ed evitare una escalation”.

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