16/10/2025, 09.05
ASIA TODAY
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Gaza: sulla tregua il nodo degli ostaggi deceduti. Card. Pizzaballa: servono nuovi leader

Le notizie di oggi: raffinerie indiane sarebbero pronte a tagliare l’importazione di petrolio russo. Un terremoto di magnitudo 6,7 ha colpito la provincia indonesiana di Papua, nessun allerta tsunami. In aumento i visitatori stranieri in Giappone, obiettivo 40 milioni di turisti nel 2025. Incontrando Putin il leader siriano al-Sharaa si dice pronto a onorare tutti gli accordi con Mosca. Pechino alza l’età massima per essere assunti nel pubblico.

ISRAELE - GAZA - VATICANO
Il ritorno dei cadaveri degli ostaggi resta il nodo principale di questa prima parte della tregua fra Israele e Hamas. Il movimento che controlla la Striscia chiede più tempo per localizzarli e restituirli, affermando che alcuni richiedono attrezzature speciali. Finora, oltre agli ultimi 20 in vita, Hamas ha restituito nove dei 28 corpi, mentre il presidente Usa Donald Trump ritratta (in parte la minaccia) di nuove azioni militari. Intanto il patriarca di Gerusalemme dei latini, card. Pierbattista Pizzaballa, sottolinea l’urgenza “di una nuova leadership politica, ma anche religiosa” per “riprendere a vivere con una nuova prospettiva che non sia la guerra e la violenza”.

INDIA - USA - RUSSIA
Alcune raffinerie indiane si stanno preparando a tagliare le importazioni di petrolio russo, nell’ambito di una politica di graduale riduzione, come spiegano alla Reuters alcune fonti bene informate. Al riguardo, il presidente Usa Donald Trump ha detto che il premier indiano Narendra Modi si sarebbe impegnato a bloccare l’acquisto di greggio da Mosca, nell’ambito di una politica più ampia finalizzata a tagliare i proventi dell’energia al Cremlino.

INDONESIA
Un terremoto di magnitudo 6,7 ha colpito oggi la provincia di Papua, in Indonesia, con epicentro a circa 200 km dalla città di Abepura - con una popolazione di oltre 62mila abitanti - e ad una profondità di circa 70 km. Non si registrano al momento allerte tsunami, con conferma lo stesso Pacific Tsunami Warning Center.

GIAPPONE
Il numero di visitatori stranieri in Giappone tra gennaio 2025 e settembre 2025 è aumentato del 17,7% rispetto all’anno precedente, toccando quota 31,65 milioni e facendo segnare il trend più veloce nel superare quota 30 milioni. A trainare gli ingressi sono i cinesi. Il dato complessivo a fine anno è destinato a superare il record di 36.87 milioni dello 2024, raggiungendo con tutta probabilità i 40 milioni di turisti e un volume di affari superiore ai 39 miliardi di euro. 

RUSSIA - SIRIA
Incontrando ieri il presidente russo Vladimir Putin, il leader siriano Ahmed al-Sharaa ha detto che intende onorare tutti gli accordi del passato sottoscritti fra Damasco e Mosca, confermando che le due basi militari russe in Siria sono al sicuro. Il capo del Cremlino si è anche congratulato con il presidente ad interim siriano per le (controverse) elezioni parlamentari tenute a inizio mese. 

CINA
Pechino ha aumentato l’età massima per essere assunti in alcune posizioni in ambito civile per la prima volta in tre decenni, passando da 35 a 38. Una decisione che punta a mantenere i lavoratori più anziani più a lungo e rafforzare un comparto in contrazione. I candidati dovrebbero avere un’età tra i 18 e i 38 anni per candidarsi, il limite per quelli con master o dottorati è stato esteso a 43 da 40.

ARMENIA - AZERBAIGIAN
La Gran Bretagna ha espresso la propria approvazione per il progresso nelle trattative di pace tra Armenia e Azerbaigian. Come prova del sostegno inglese è stato deciso dal governo di Londra di annullare l’embargo sulle consegne di armi ai due Paesi in vigore dal 1992, per “collaborare nell’ambito della sicurezza e della difesa con entrambi”.

KAZAKHSTAN
Il presidente Kasym-Žomart Tokaev ha proposto di passare al sistema della camera unica parlamentare, rispetto alle due attuali, il Senato e il Mažilis. Ciò che richiederebbe la riscrittura di almeno 40 articoli della Costituzione su 98, per poi portare a connessione 10 leggi costituzionali e circa 50 codici. Di fatto una intera riforma costituzionale, che “richiede un’attenta preparazione”.

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