13/03/2020, 10.04
TERRA SANTA
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Gerusalemme: online i volumi della Custodia, 800 anni di storia e ponte fra culture

Testi storici, religiosi, culturali in un “tesoro” di 250mila immagini accessibili a tutti. P. Lionel: testimoniano “lo scambio culturale con il mondo ebraico e musulmano” e missione francescana in Terra Santa. Un dialogo attraverso la scienza, l’istruzione e la medicina. Il più famoso una corale donata da Enrico IV di Inghilterra. 

Gerusalemme (AsiaNews) - A breve saranno a disposizione online, e accessibili a tutti, i libri antichi della Custodia di Terra Santa, un vero e proprio “tesoro” composto da oltre 250mila immagini. Il progetto, spiegano i promotori, non intende tanto “ricordare con nostalgia il passato”, quanto invece garantire “un futuro ai libri conservati su questi sempre più tecnologici scaffali”. Saranno dunque consultabili anche a distanza gli oltre mille volumi, alcuni dei quali antichissimi, che si trovano all’interno della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa.

Interpellato da AsiaNews p. Lionel Goh (foto 2), francescano e direttore della Biblioteca generale della Custodia di Terra Santa, sottolinea che “la conservazione di manoscritti e libri” è importante “non solo per il contenuto” ma pure “nello scambio culturale con il mondo ebraico e musulmano”. Esso permette di ricostruire “i legami negli ultimi 800 anni” e, a dispetto dei conflitti religiosi e politici in Terra Santa, questi volumi “testimoniano il dialogo attraverso la scienza, l’istruzione, la medicina”. 

In un certo modo, prosegue, “questi libri e manoscritti giungono a definire il nostro carattere cristiano in Terra Santa” come un popolo “devoto” e legato alla preghiera. E ancora “persone compassionevoli che si prendono cura di anziani e malati”, unito al grande contributo “nell’educazione e nella formazione di lavoratori specializzati”. Non ultimo, la grande opera come “mediatori di pace fra Occidente e Medio oriente: questi libri sono davvero un ponte fra culture, popoli, spazio e tempo”.

“Riteniamo importante questo progetto - prosegue p. Lionel - perché i nostri manoscritti vanno dal 12mo al 18mo secolo e hanno sofferto danni per il tempo e l’uso. Per preservarli abbiamo dovuto catturare le immagini ora, prima che svanissero”. Sono manoscritti “unici”, conferma, molti sono “scritti a mano e unici al mondo”. I più antichi sono testi liturgici “usati dai primi francescani di Terra Santa”.

Il più famoso? Una trilogia [in origine erano sei volumi] di una corale donata da re Enrico IV di Inghilterra. Altri ancora sono volumi “di spiritualità” usati dai frati in passato e “sermoni dei Padri della Chiesa”, cui si aggiungono “manoscritti scientifici e libri di medicina e grammatica”. Molti di questi hanno un valore aggiunto perché “testimoniano la vita e la missione dei francescani in Terra Santa negli ultimi 800 anni” e “un ponte fra popoli e culture”. 

Al Christian Media Center (Cmc) la responsabile del progetto Ewa Dalicka-Witakowska spiega che si tratta di testi di natura diversa: dai libri di storia ai volumi di teologia, passando per la poesia di carattere religioso e i testi dedicati ai viaggi e ai pellegrinaggi, i documenti, un numero variegato. Numerose anche le lingue (ben 18) presenti, orientali ed europee: arabo, etiope, armeno, turco, copto, greco e latino. Sono presenti anche testi in italiano, francese, inglese e tedesco. 

La ricercatrice Justyna Kurowska racconta il lavoro certosino fatto sinora: sfogliare i libri e fotografarli pagina per pagina, analizzando ogni immagine per poi riunirla in un unico file che contenga l’intero volume. Per alcuni testi l’operazione si rivela piuttosto semplice, per altri più complicata e ha richiesto tempo e cura. “Il materiale - sottolinea - va maneggiato con cura e le pagine, fragili, vanno sfogliate con attenzione”. I francescani hanno raccolto libri che “risalgono anche al XII secolo, scritti a mano o prodotti con la tecnica della stampa a caratteri mobili”.

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