14/11/2006, 00.00
VIETNAM – STATI UNITI
Invia ad un amico

Gli Usa tolgono il Vietnam dai Paesi "di speciale preoccupazione" nella libertà religiosa

Secondo fonti di AsiaNews, tuttavia, la libertà religiosa è ancora in molti casi inesistenti o comunque condizionata dall'approvazione dei funzionari locali. Hanoi applaude, ma critica i parlamentari americani che non hanno riconfermato l'accordo economico bilaterale.

Washington (AsiaNews) – Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato ieri di aver cancellato il Vietnam dalla lista dei "Paesi di speciale preoccupazione"nel campo della libertà religiosa.

Allo stesso tempo, però, il Parlamento Usa non ha confermato l'Accordo economico bilaterale che permette al Vietnam di far parte dell'Organizzazione mondiale del commercio.

A commento della notizia, fonti di AsiaNews nel Paese parlano di un "miglioramento fittizio, una libertà religiosa in molti casi inesistente e comunque sempre condizionata all'approvazione dei funzionari locali".

Secondo John Hanford, al vertice dell'Ufficio americano che si occupa di libertà religiosa, la decisone di togliere il Vietnam dalla lista "è una delle più importanti che l'Ufficio abbia mai preso, sicuramente l'annuncio più significativo che abbiamo fatto quest'anno". Per Hanford, questo è un modo "per riconoscere gli sforzi costanti compiuti dal governo per migliorare la sua situazione in materia religiosa.

Fra i "riconfermati" nella lista vi sono Cina, Corea del Nord, Iran, Arabia Saudita e Myanmar, mentre fa il suo primo ingresso l'Uzbekistan, dove i musulmani "vengono considerati terroristi e perseguitati di conseguenza".

Da parte sua, Hanoi "accoglie con gioia" la decisione di Washington. Il portavoce del ministero degli Esteri, Le Dung, dice oggi che "questa è la decisione giusta da prendere, una decisione che riflette in maniera accurata la realtà vietnamita ed il miglioramento delle relazioni bilaterali".

Lo stesso Le Dung, però, ha accusato il Parlamento Usa di aver agito in maniera "deplorevole" con il rigetto dell'Accordo economico permanente fra le 2 nazioni.

La decisione, presa ieri dai parlamentari della Camera bassa, implica una significativa riduzione del giro di affari vietnamita e mette a rischio la sua permanenza nell'Organizzazione mondiale del commercio, conquistata la scorsa settimana.

A nome del governo, dunque, Le Dung ha "espresso la speranza che il Congresso approvi un nuovo accordo nel più breve tempo possibile, per promuovere le relazioni economiche fra noi ed aiutare l'economia asiatica".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Gli Stati Uniti d'accordo per il rapido ingresso del Vietnam nell'Omc
16/05/2006
Il Vietnam negozia con gli Stati Uniti il suo ingresso nell'Omc
09/05/2006
Il premier vietnamita a Wall Street, cuore del capitalismo
24/06/2005
Cina, Stati Uniti, Ue: si profila una guerra di dazi
03/04/2006
Organizzazione del commercio: i dazi Usa contro la Cina violano le regole internazionali
16/09/2020 09:02


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”