28/02/2023, 08.52
ASIA TODAY
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Governo Netanyahu perde pezzi: lascia l’ultraconservatore Maoz

Le altre notizie del giorno: in calo crescita del reddito pro capite in Cina. Usa e Thailandia impegnati nelle esercitazioni militari Cobra Gold. Nuove sanzioni nipponiche alla Russia. È crisi di governo in Nepal. Putin promette stipendi ai sacerdoti impegnati al fronte in Ucraina.

ISRAELE

Avi Maoz, controverso leader del partito ultraconservatore Noam, ha lasciato ieri sera il suo incarico di governo. Maoz accusa il premier Netanyahu di non mantenere l’impegno di portare avanti politiche per l’affermazione “dell’identità nazionale ebraica.

CINA

Nel 2022 il reddito pro capite dei cinesi è cresciuto in un anno solo del 2,9%, in netto calo rispetto all’anno prima (+8,1%): un ritmo di crescita simile a quello del 2020, in piena pandemia da Covid-19. La spesa pro capite è scesa invece dello 0,2%.

THAILANDIA-STATI UNITI

Sono riprese a pieno regime le manovre militari annuali Cobra Gold che vendono impegnate forze Usa in territorio thailandese con unità locali. Con 6mila soldati, lo schieramento di Washington è il più massiccio da anni. Bangkok ha sul campo invece 3mila truppe.

GIAPPONE

Tokyo aggiunge 143 bersagli alla sua lista di persone ed entità russe sanzionate per l’invasione dell’Ucraina. Le misure punitive prevedono il congelamento dei beni e il divieto di esportazione ai soggetti colpiti. Incluso nell’elenco anche il famigerato gruppo di mercenari Wagner.

NEPAL

È crisi di governo nel Paese himalayano dopo che il Partito marxista-leninista ha annunciato l’uscita dall’esecutivo di coalizione guidato dai maoisti. Il nodo del contendere è la nomina del nuovo capo dello Stato, dopo che il premier Pushpa Kamal Dahal ha indicato il sostegno a un candidato dell’opposizione.

RUSSIA

Putin ha promesso uno stipendio statale ai sacerdoti ortodossi che sostengono attivamene le operazioni belliche, benedicendo i soldati e recandosi ad assisterli in Ucraina. Il presidente russo li vuole equiparare agli ufficiali dell’esercito, assicurando il compenso a loro o alle loro famiglie in caso di morte o ferite gravi al fronte.

MOLDAVIA

Secondo Igor Grosu, presidente del Parlamento di Chişinău, “la questione dell’adesione della Moldavia alla Nato non è all’ordine del giorno. A essere sinceri lo vorremmo, ma non è il momento opportuno, per evitare confusioni e isterie in proposito”.

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