09/04/2024, 12.58
VIETNAM
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Hanoi: diplomazia in movimento tra Cina e Vaticano

Il presidente dell’Assemblea nazionale vietnamita, probabile candidato alla presidenza del Paese, è arrivato a Pechino per una visita di sei giorni. In un incontro con Xi Jinping ha parlato di "pace", "cooperazione" e "sviluppo". Nel frattempo oggi è atterrato ad Hanoi il segretario vaticano per i rapporti con gli Stati Paul Gallagher, che terrà alcune celebrazioni con le comunità locali e incontrerà il primo ministro.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente dell’Assemblea nazionale (il Parlamento) del Vietnam è arrivato in Cina e ha tenuto colloqui con il presidente cinese Xi Jinping, che ha proposto una maggiore collaborazione tra i due Paesi comunisti nel Mar cinese meridionale e su una serie di progetti commerciali e di sviluppo. Mentre oggi fa il suo arrivo in Vietnam, per la prima volta nella storia, mons. Paul Richard Gallagher, il segrtario per i rapporti con gli Stati (cioè il "ministro degli Esteri" vaticano) per una visita di sei giorni. 

Il viaggio a Pechino di Hue (uno dei quattro “pilastri” del Vietnam insieme al capo del partito, il primo ministro e il presidente) avviene dopo che il mese scorso il presidente Vo Van Thuong aveva lasciato l’incarico per illeciti non specificati e dopo una visita, avvenuta la settimana scorsa, del ministro degli Esteri vietnamita, che poco prima aveva fatto un viaggio diplomatico anche negli Stati Uniti.

In realtà, da circa un anno in Vietnam è in corso una campagna anti-corruzione che ha allontanato diversi funzionari che avevano ruoli di primo piano all’interno del Partito comunista. Hue pare essere uno dei pochi politici qualificati a sostituire Thoung (che aveva aperto il Paese agli investitori stranieri ma aveva anche favorito il dialogo con il Vaticano invitando papa Francesco in Vietnam), ma non tutti gli osservatori concordano a riguardo. “L’ultima cosa che la Cina vuole è che un Paese confinante come il Vietnam, si avvicini troppo agli Stati Uniti”, ha commentato a Nikkei Asia il professore Jack Butcher, dell'Università di Adelaide. La Cina è il principale partner commerciale del Vietnam assorbendo gran parte delle importazioni del settore manifatturiero, mentre il Vietnam è, dopo gli Stati Uniti, il secondo mercato per le esportazioni cinesi. 

Per contro, però, i vietnamiti sono, tra tutti i cittadini del sud-est asiatico, quelli più preoccupati per l’influenza cinese, soprattutto per quanto riguarda le provocazioni nel Mar cinese meridionale, dove Pechino ripetutamente viola la sovranità marittima degli altri Paesi. 

Hue oggi ha dichiarato che spera che “la Cina possa dare un importante contributo alla pace, alla cooperazione e allo sviluppo globali”, ma si augura anche progressi dal punto di vista economico e commerciale. Xi era andato in visita in Vietnam a dicembre. In quell’occasione i due vicini comunisti avevano siglato una serie di accordi, tra cui lo sviluppo di una comunità dal “futuro condiviso”.

Nel frattempo, mons. Gallagher incontrerà il proprio omologo, Bui Thanh Son, e anche, secondo la Vietnam News Agency, il primo ministro Pham Minh Chinh, e presiederà due cellebrazioni eucaristiche con le comunità cattoliche locali nella capitale Hanoi e a Ho Chi Minh City, il polo finanziario. Il viaggio di mons. Gallagher è una tappa importante nel cammino che negli ultimi anni ha visto passi avanti molto significativi nelle relazioni tra il Vietnam e la Santa Sede, rimaste sospese per decenni dopo l’arrivo al potere del Partito comunista nel 1975. Dopo un lungo lavoro portato avanti da una commissione mista nel luglio dello scorso anno l’ex presidente Vo Van Thuong e papa Francesco hanno firmato un accordo in forza del quale oggi l’arcivescovo Marek Zalewski è presente ad Hanoi in qualità di rappresentante pontificio permanente, un passo molto significativo verso il ristabilimento di relazioni diplomatiche piene. Sul tavolo c'è anche il tema del possibile viaggio di papa Francesco in Vietnam: in occasione del Natale l'allora presidente Vo Van Thuong aveva anche inviato un invito ufficiale e i cattolici vietnamiti sperano che questo evento da loro tanto atteso possa realizzarsi presto, magari anche già in occasione del viaggio che nel prossimo mese di settembre dovrebbe portare il pontefice in altri Paesi dell'Asia. 

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