25/01/2010, 00.00
SRI LANKA
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I fedeli di ogni religione pregano perché cessino le violenze elettorali

di Melani Manel Perera
Incontro interconfessionale di oltre 3mila cristiani, buddisti, islamici, indù, radunati a Colombo per invocare elezioni senza violenze. Intanto crescono le proclamazioni di voto a favore del candidato d’opposizione Sarath Fonseka. Lo spettro del golpe se perde il presidente uscente Rajapaksa.

Colombo (AsiaNews) – Circa 3mila persone di ogni credo religioso si sono riunite ieri pomeriggio presso il parco Vihara Maha Devi Uddayanaya, a Colombo, per pregare insieme perché le elezioni presidenziali di domani si svolgano senza violenze e perché sia poi possibile un periodo di pace nello Sri Lanka. Intanto l’ex presidente Chandrika Kumaratunga aderisce alla candidature di Sarath Fonseka.

L’incontro è stato organizzato dal Sarvodaya Movement dello Sri Lanka, sul tema “Diffondiamo la compassione a tutti”. Sotto la guida del dott. A.T. Ariyratne, fondatore del Movimento, dalle ore 15 alle ore 17 cristiani, buddisti, indù e musulmani di vari distretti hanno fatto meditazioni e pregato, insieme ai rispettivi rappresentanti religiosi. Molti avevano  indossato vesti bianche e, al termine, tutti hanno tenuto alta una piccola Mati-pahan (lampada di argilla) e hanno fatto canti di pace con la mano destra sul petto.

Il Movimento Sarvodaya ha spiegato che vuole “favorire una mentalità pacifica e contribuire a creare una società armoniosa, tramite l’energia spirituale di ognuno”.

Il religioso buddista Madoluwawe Sobhitha Thero ha ripetuto la condanna di ogni tipo di violenza e ha criticato chi ne fa strumento di lotta politica. Il monaco buddista Handapangoda Ginasiri Thero ha pure condannato la violenza e la corruzione diffuse.

Il sacerdote cattolico padre Mervyn Fernando, fondatore del centro di Educazione Subhodi, ha sollecitato tutti al compito di realizzare nel Paese la pace donataci da Dio e “a sconfiggere ogni tipo di violenza e di abusi nelle elezioni, a scegliere il miglior leader per il futuro dello Sri Lanka”.

Entusiasti i partecipanti, sentiti da AsiaNews. C. Thnnakoo, singalese di 70 anni, ha spiegato che “abbiamo bisogno di elezioni tranquille. Dopo il voto, occorre che chiunque vinca porti la pace nel Paese”.

Ariyaratne ha spiegato che il suo gruppo vuole promuovere simili incontri in tutto il Paese ogni giorno fino al 29 gennaio, per fare breccia nella mente di ognuno e fargli desiderare elezioni pacifiche e senza violenze.

Intanto la vigilia del voto l’ex presidente Chandrika Kumaratunga, membro eminente del Partito della Libertà dello Sri Lanka, ha annunciato il sostegno al principale candidato dell’opposizione, generale Sarath Fonseka. La donna ha anche manifestato “profonda preoccupazione” per un clima di violenza e intimidazione che ha seguito la campagna elettorale, chiusa il 23 gennaio. Al punto che l’opposizione denuncia l’intento del partito al potere di essere pronto al colpo di Stato, qualora perdesse il voto.

Accusa che Chandrapala Liyanage, portavoce del presidente uscente Mahinda Rajapakse, respinge perché “priva di fondamento”

Finora ci sono stati 4 morti e centinaia di feriti e la tensione è altissima.

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