Il Bihar rivede le liste elettorali: diritto di voto dei poveri a rischio
Ad appena quattro mesi dalle lezioni locali la Commissione ha indetto una verifica dei requisiti per quasi 30 milioni di elettori che si sono registrati negli ultimi vent'anni. La denuncia di sr. Dorothy Fernandes ad AsiaNews: "Il governo ha paura di perdere e finirà per privare del diritto di voto gli emerginati, i migranti e i musulmani che non riusciranno a svolgere le pratiche necessarie".
Patna (AsiaNews) – Sta suscitando sconcerto in Bihar l’annuncio della Commissione elettorale di voler procedere a una revisione speciale intensiva delle liste elettorali, appena quattro mesi prima delle elezioni dell'Assemblea. La Commissione cita come l’obbligo costituzionale di garantire che solo i veri cittadini siano iscritti come elettori. Ma le nuove regole richiedono per la registrazione prove che molti non sono in grado di fornire.
L'ultima revisione intensiva in Bihar è stata effettuata nel 2003. Gli elettori i cui nomi compaiono nelle liste elettorali di quell’anno non sono tenuti a fare nulla. Ma quanti si sono registrati come elettori negli anni successivi, ora dovranno presentare prova della loro data e luogo di nascita e dei documenti dei genitori, a meno che questi non fossero già iscritti nelle liste del 2003. Il Bihar conta attualmente 78,9 milioni di elettori, dei quali circa 29,3 milioni si sono iscritti dopo il 2003.
La Commissione elettorale sostiene che le liste elettorali abbiano subito cambiamenti significativi negli ultimi 20 anni a causa di aggiunte ed eliminazioni su larga scala. La rapida urbanizzazione e la frequente migrazione per motivi di istruzione, mezzi di sussistenza e altri fattori sono diventate una tendenza costante. Alcuni elettori - è la tesi della Commissione elettorale - otterrebbero la registrazione in un luogo e poi si sposterebbero altrove registrandosi una seconda volta senza che i loro nomi vengano cancellati dalle liste originali.
In tutto questo, però, sono i poveri quelli più a rischio di perdere il diritto di voto. Sr. Dorothy Fernandes, religiosa delle Suore della Presentazione della Beata Vergine Maria, attivista sociale che dal 1997 a Patna lavora con le comunità emarginate, commenta ad AsiaNews: “La vera ragione di questa revisione è il timore del governo centrale di non vincere le elezioni in Bihar. Di fatto comporterà la privazione del diritto di voto di un gran numero di persone povere e appartenenti a minoranze. Il tasso di alfabetizzazione nel Bihar è molto basso e il tempo a disposizione è molto limitato: è quasi impossibile per le persone produrre i documenti richiesti dalla Commissione elettorale per potersi registrare come elettori. Si rischia di privare del diritto di voto i poveri, i migranti e i musulmani, poiché gli elettori dovranno dimostrare la loro cittadinanza”.
“La Commissione elettorale ha elencato 11 documenti nelle sue linee guida per la revisione – spiega ancora sr. Fernandes -. Uno di questi è il certificato di nascita, mentre gli altri dieci svolgono la stessa funzione ma un gran numero di persone non li possiede. Ed è interessante notare che l'Aadhaar (il sistema nazionale di indentità digitale ndr) non è presente nell'elenco, nonostante molte persone lo possiedano”.
“I gruppi della società civile – conclude la religiosa di Patna - hanno organizzato una grande protesta di un giorno per opporsi a questa decisione antidemocratica e incostituzionale di negare il diritto di voto. Oggi è il Bihar, domani potrebbero essere altri Stati: è una questione seria. I cittadini indiani devono proteggere le loro garanzie costituzionali in questo Paese meravigliso e il proprio diritto di voto”.
11/06/2023 11:02
11/11/2020 09:05