24/04/2007, 00.00
CINA - VATICANO
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Il Card. Zen prega per Fu Tieshan, ma chiede più impegno della Cina nel rapporto col Vaticano

di Kevin Wang
Il prelato di Hong Kong teme un uso propagandistico del funerale del vescovo patriottico. L’Associazione Patriottica e l’Ufficio affari religiosi spingono verso nuove ordinazioni episcopali “indipendenti” dal Vaticano.

Hong Kong (AsiaNews) – Il card. Joseph Zen ha detto che “è improbabile” che lui si rechi ai funerali di Fu Tieshan, il defunto vescovo patriottico di Pechino e ha auspicato un maggiori impegno della Cina in un dialogo “sincero” con il Vaticano.

Rispondendo a una domanda dei media nel territorio, il vescovo di Hong Kong ha detto di non aver ricevuto alcun invito a partecipare alla cerimonia funebre nella capitale cinese, anche se “pregheremo per il defunto”. E ha aggiunto: "Non sempre è necessario partecipare a cerimonie, vista la distanza che ancora separa le due parti”, Cina e Vaticano.

Il vescovo di Hong Kong, tenace difensore della libertà religiosa in Cina, ha poi detto che un suo viaggio a Pechino per il funerale non porterebbe a nessun significativo progresso nel dialogo Cina-Santa Sede. Invece, ha precisato, occorre iniziare “un lavoro di base”. Egli ha auspicato che la morte del vescovo patriottico sia un’occasione per “sedersi insieme e parlare con sincerità” e non un’occasione di propaganda.

Fu Tieshan, vescovo patriottico di Pechino, morto il 20 aprile scorso, era presidente dell’Associazione Patriottica (AP), l’organismo di controllo della Chiesa ufficiale, il cui fine è la costruzione di una Chiesa indipendente da Roma.

Il laico Antonio Liu Bainian, vicepresidente dell’AP, organizzatore delle recenti ordinazioni episcopali illecite (senza il permesso della Santa Sede), ha invece invitato personalità della Chiesa universale ad andare ai funerali di Fu Tieshan. Egli ha anche dichiarato di voler “continuare l’eredità” del vescovo patriottico. Secondo alcuni cattolici di Pechino, Liu ha in mente di continuare la serie di ordinazioni senza il permesso della Santa Sede.

Anche Ye Xiaowen, direttore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi, sembra premere nella stessa direzione. In un commento alla morte di Fu Tieshan, (People’s Daily, 23 aprile), ha detto che il defunto lo spingeva ad “aprire il campo ad una nuova generazione… di sacerdoti e vescovi”. Secondo Ye, Fu gli ha sempre chiesto di ricevere dal governo e dalle autorità del Partito comunista, tutto il sostegno possibile per la crescita di clero giovane che garantisca le successioni episcopali.

Intanto a Pechino proseguono le messe esequiali per Fu. Nel salotto dell’episcopio, negli edifici della Nantang (cattedrale dell’Immacolata), è stata approntata una camera ardente, a spese dell’ANP(Assemblea nazionale del popolo), con grande dovizia di fiori e addobbi. I funerali di Stato del vescovo patriottico, “grande amico del Partito comunista cinese”, saranno celebrati nel cimitero di Babaoshan, dove avvengono le esequie dei politici e dei capi di Partito. La salma sarà avvolta dalla bandiera cinese. Solo dopo, senza la bandiera, ci sarà il funerale religioso e la cremazione.

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