21/09/2015, 00.00
GIAPPONE
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Il Giappone è Paese più anziano al mondo: gli over 80 sono più di 10 milioni

È la prima volta che sfondano questo record, diventando il 7,9% della popolazione totale. Una donna su 10 nel Paese ha più di 81 anni. Salgono anche gli over 65, che nel 2040 saranno il 34% dell’intero numero di abitanti. A rischio il sistema delle pensioni e il welfare.

Tokyo (AsiaNews) – Per la prima volta nella sua storia, il numero di giapponesi “over 80” ha superato le 10 milioni di unità. Il Paese, confrontando gli ultimi dati statistici con quelli del resto del mondo, è il più anziano in assoluto. Sul territorio nazionale 1 donna su 10 ha più di 80 anni, mentre 10,2 milioni di persone (ovvero il 7,9% della popolazione totale, composta da circa 126 milioni di abitanti) hanno più di 81 anni. Un altro record è quello delle persone con più di 65 anni, che superano per la prima volta i 33,84 milioni: si tratta del 26,7% del totale.

I dati sono stati pubblicati alla vigilia della Giornata per il rispetto degli anziani, che si celebra oggi ed è festa nazionale nel Sol Levante. Rispetto ai numeri di 10 anni fa, il Giappone ha perso 940mila unità totali; al contrario, gli “over 65” sono 8,08 milioni in più.

Entrando nello specifico, gli “over 70” sono 24,15 milioni (19% della popolazione); gli “over 75” sono 16,37 milioni (12,9%); gli “over 85” sono 5,01 milioni (3,9%), di cui 3,5 milioni sono donne. Gli “over 65” maschi sono 14,62 milioni, il 23,7% del totale della popolazione maschile; le donne sono 19,21 milioni, il 29,5% del totale femminile.

La questione non è soltanto statistica, ma coinvolge la società e l’economia nazionale. Con questi tassi di invecchiamento, avverte l’Istituto nazionale per la popolazione e la sicurezza sociale, nel 2040 il 36,1% della popolazione sarà “senior”, ovvero “over 65”. Si tratta di coloro che sono nati nell’ultimo baby boom della nazione, avvenuto fra il 1971 e il 1974.

L’invecchiamento della popolazione è al momento il problema più urgente per il Paese, che rischia un collasso del sistema pensionistico e del welfare. Questo dramma, scrive il vescovo di Niigata mons. Kikuchi in un commento pubblicato da AsiaNews, porta anche un altro aspetto negativo: “Una società che invecchia e il drastico calo della popolazione giovane, che si sposta nelle grandi città come Tokyo, significa la scomparsa delle comunità locali”.

La Chiesa cattolica giapponese cerca da tempo di sensibilizzare di più gli abitanti nipponici sul tema. La Conferenza episcopale ha dichiarato il 2010 "Anno della vita" e ha lanciato una serie di iniziative mediche e sociali a favore delle gravidanze. I risultati però non sono ancora soddisfacenti: moltissime coppie preferiscono attendere oltre il tempo massimo per avere un figlio, privilegiando la carriera. Inoltre, un altissimo tasso di suicidi fra i minorenni e una politica ancora troppo consumistica non lasciano ben sperare per il futuro.

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