14/12/2020, 10.29
INDIA
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Il Natale della famiglia Jelki di Alibaug, ai tempi del Covid

di Nirmala Carvalho

“Quest'anno don Pascal ci ha regalato cereali e altre cose necessarie per festeggiare il Natale e siamo felici di poterlo festeggiare anche durante questa pandemia”, “Abbiamo ricevuto gratuitamente, dalla chiesa di Maria di Nazareth, e condivideremo con i nostri vicini”.

Mumbai (AsiaNews) – Una famiglia cattolica della "Chiesa di Maria di Nazareth", distretto di Alibaug Raighad, racconta ad AsiaNews i suoi programmi per il Natale e la gratitudine verso don Pascal Sinor per il suo aiuto.

A raccontare le difficoltà incontrate durante il lockdown è Daisy Patrick Jelki, 17 anni. "Siamo una famiglia di sei persone (nella foto): i miei genitori, mia sorella minore Lavina (14 anni) e i miei due zii scapoli. Mia madre Angelian (44 anni) è impiegata della Chiesa ed era l'unico membro della nostra famiglia che guadagnava durante il lockdown. Mio padre Patrick Jelki e i miei zii lavorano in aziende private e non hanno ricevuto alcun salario”.

“Abbiamo affrontato molte difficoltà durante il lockdown: con un solo membro che guadagnava abbiamo avuto gravi problemi, compresi i nostri studi: mia sorella minore che studia in classe IX ha una concessione di studio, ma abbiamo dovuto comprare, libri di scuola e uniformi ecc. Solo per le tasse c’era la concessione, tutto il resto lo pagavamo, e tutto questo solo con lo stipendio della chiesa alla mamma. Io sono in pre-università XII, ho dovuto pagare l'intera quota di iscrizione. Anche l'online è stata un'enorme difficoltà, abbiamo un solo telefono Android in famiglia, quindi io e mia sorella abbiamo condiviso l'Android per le lezioni online”.

“Il Natale per noi è segno di speranza, Gesù è venuto e tornerà ad incontrarci a Natale. Tutto intorno a noi, le persone stanno affrontando problemi, la pandemia ha causato sofferenza a tutti. Ma noi crediamo e sappiamo che Gesù, che era Dio, nacque come un bambino, in una stalla”.

“Raighad è un distretto missionario; abbiamo molte stalle, quindi comprendiamo molto bene la povertà in cui è nato Gesù. A casa, abbiamo affrontato l'impotenza e la vulnerabilità, e anche Gesù ha vissuto la stessa cosa, Maria e Giuseppe non sono riusciti a trovare una stanza per la nascita di Gesù. Questa pandemia ha fatto capire a me e alla mia famiglia la vulnerabilità della nascita del Re dei re. Nei nostri cuori, sappiamo che Gesù comprende le nostre difficoltà e la situazione che stiamo affrontando in questa pandemia”.

“Quindi, attraverso la Chiesa e il nostro padre Pascal Sinor, Gesù sta provvedendo a noi, Gesù non ci ha mai abbandonato e continua ad aiutarci. Quest'anno don Pascal ci ha regalato cereali e altre cose necessarie per festeggiare il Natale e siamo felici di poterlo festeggiare anche durante questa pandemia di Covid-19 per la quale tutto il mondo sta affrontando problemi ... In modo semplice ma devotamente celebreremo il compleanno del nostro Gesù Cristo e condivideremo la nostra gioia con i vicini e le famiglie povere dando loro dolci e auguri. Abbiamo ricevuto gratuitamente, dalla chiesa di Maria di Nazareth, e condivideremo con i nostri vicini. Gesù è venuto per dare la gioia, e anche loro possono provare la gioia del Natale”.

Nella foto: 1.Daisy Patrick - 17 anni; 2.Lavina Patrick -14 anni (sorella minore); 3.Angelina Patrick - 44 anni (madre); 4.patrick Lawrence - 50 anni (padre); 5. Agnel Lawrence - 36 anni (zio); 6 John Lawrence - 38 anni (zio).

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