21/02/2008, 00.00
CINA
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Il Partito cambia il processo di “beatificazione” dei suoi eroi

Scompare il termine “rivoluzionario” e rimane, più semplicemente, “martire”. Una proposta di legge prevede l’inserimento di industriali ed eroi civili fra i nuovi eroi del governo, che cerca di tagliare i ponti con il passato.
Pechino (AsiaNews) – Nuove regole in Cina per la “beatificazione” degli eroi comunisti: il Partito cambia la definizione, e toglie la parola “rivoluzionario” dall’ultimo termine rimasto per onorare coloro che morirono per la causa del comunismo. Da oggi questi saranno soltanto “martiri”, e nelle loro fila potranno essere ammessi anche industriali ed eroi civili.
 
E’ la proposta contenuta in una bozza presentata al governo dall’Ufficio per gli affari legislativi del Consiglio di Stato, che verrà approvata dopo una settimana di “pubblico dibattito”. I nuovi martiri non dovranno essere per forza socialisti, e saranno ammessi per il processo di pubblica stima anche coloro che il pubblico indica come “eroi civili”.
 
La proposta prevede anche aiuti umanitari e finanziari alle famiglie dei prossimi “martiri” e – prima assoluta per la legge cinese – la protezione dei monumenti dedicati agli eroi anche se si trovano su territorio non cinese. Questi benefici, però, non saranno retroattivi: le famiglie degli “eroi e martiri rivoluzionari”, morti nel corso delle diverse guerre dell’epoca moderna, non avranno alcun compenso.
 
Secondo alcuni analisti, la proposta è un chiaro segnale delle autorità cinese, che cercano di allontanarsi in maniera sottile dalla definizione di “Stato comunista” e migliorare l’impatto dei conflitti sociali nel Paese. Secondo diversi esperti legali, la proposta dà un importante riconoscimento a quei settori sociali finora ignorati.
 
Fino al 1980, i “martiri rivoluzionari” potevano essere soltanto militari morti per il socialismo. Dai primi anni ’80, i criteri si sono allargati fino a comprendere dirigenti politici ed industriali di enorme successo, ma sempre all’interno del novero degli iscritti al Partito.
 
Uno degli esempi più citati è quello di Lei Feng, il “soldato modello” che aiuta le vecchiette e pulisce le strade. Indicato come esempio per le nuove generazioni, ha raggiunto il "grado" di “martire” pur essendo morto in un incidente nel 1962.
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