08/07/2005, 00.00
CINA
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Il governo cinese detta le regole per risparmiare energia

Il premier Wen Jiabao e il Consiglio di Stato chiedono di evitare sprechi e privilegiare le fonti "rinnovabili".

Pechino (AsiaNews/Scmp) – I problemi energetici della Cina sono strutturali, non legati solo al caldo estivo. Lo dicono il premier Wen Jiabao e il Consiglio di Stato, che si sono appellati ieri a tutta la nazione per "evitare sprechi d'energia e privilegiare le fonti rinnovabili". Wen aveva già trattato la questione lunedì 4 luglio - "lo spreco è disonorevole, mentre il risparmio è cosa onorevole" – e ora è stata diramata una "guida governativa" per il risparmio energetico, che chiede a ognuno – industrie, aziende agricole, privati cittadini - di collaborare.

Nella "guida" si annunciano riforme dei prezzi e una politica fiscale per "incoraggiare il risparmio e l'uso di energie rinnovabili". Le avvertenze del governo non sono limitate al periodo estivo ma "sono linee guida da tenere presenti in tutti i futuri programmi di sviluppo". La crisi energetica preoccupa non tanto per i black out estivi ma per le previste necessità energetiche future, collegate allo sviluppo industriale del Paese.

Yang Chunping, direttore del centro studi della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, spiega che "le direttive del governo mostrano un'estrema preoccupazione. Se permane l'attuale situazione di sviluppo e di consumi, per il 2050 si prevede una carenza di energia equivalente a 2 miliardi di tonnellate di carbone. Dal 2020 si teme che si potrà disporre di meno del 50% del petrolio necessario per i consumi interni".

"Il governo – dice Yang – vuole sensibilizzare tutti sul problema e provocare un cambiamento della concezione comune sul risparmio energetico nella vita quotidiana, primo passo per la costruzione di un sistema sociale fondato sul risparmio delle risorse". "Infatti – continua l'uomo – il governo vuole non solo ridurre il consumo, ma anche promuovere la conservazione delle risorse e uno sviluppo energetico sostenibile. Queste indicazioni sono il risultato delle ricerche svolte negli scorsi anni in molti settori". "Noi – conclude – diciamo ai cittadini che ognuno ha il dovere di contribuire alla realizzazione di un sistema che economizza l'energia e che ogni piccolo accorgimento nella vita quotidiana ha rilievo".

La "guida" indica di tenere i condizionatori d'aria a una maggiore temperatura: gli uffici governativi devono dare il buon esempio e tenerli a non meno di 26 gradi centigradi. A Pechino e a Tianjin gli edifici devono essere progettati in modo che possano attuare risparmi energetici del 65%: nel resto del Paese viene richiesto uno standard di risparmio del 50%. Il Consiglio chiede di limitare il consumo di acqua, realizzare un sistema di acquedotti più razionale e promuovere le modalità di riciclaggio. Vanno preferiti i trasporti pubblici.

Nelle campagne si devono privilegiare i sistemi d'irrigazione che consentono il recupero dell'acqua, sfruttare i terreni in modo intensivo e adottare fonti energetiche quali gas metano, paglia, escrementi. Alle industrie è chiesto di promuovere il risparmio d'energia e adottare le fonti alternative che consentano uno sviluppo "sostenibile" (energia idraulica, eolica, solare, biologica).

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