28/04/2012, 00.00
KAZAKISTAN
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Il governo kazako sequestra i luoghi di culto ahmadi. Anche i metodisti a rischio

Continua il pugno di ferro di Astana contro le religioni, dopo la recente legge che ha sollevato le critiche degli attivisti. La minoranza musulmana non ha più un centro in cui riunirsi e pregare. Anche i cristiani oggetto di attenzione da parte delle autorità. Sotto controllo gli edifici e la destinazione d’uso delle abitazioni.

Astana (AsiaNews/Agenzie) - La comunità musulmana ahmadi in Kazakistan non ha più un luogo di culto in cui riunirsi e pregare; ogni attività è bandita dalla nazione, dopo che la loro ultima sede - ad Almaty, capitale commerciale del Paese dell'Asia centrale - è stata chiusa su provvedimento dell'autorità giudiziaria, che continua ad applicare con pugno di ferro la recente legge sulla libertà religiosa. In poco tempo la normativa, in vigore dallo scorso 21 ottobre e voluta con forza dal presidente Nursultan Nazarbayev, ha sollevato feroci polemiche e determinato la cancellazione di quasi 600 fra chiese e confessioni religiose (cfr. AsiaNews 23/02/2012 Il governo kazako mette fuorilegge 579 fra chiese, comunità e confessioni religiose). Secondo attivisti per i diritti umani, ora il prossimo "obiettivo" delle autorità potrebbe essere la comunità metodista, da tempo sotto osservazione stretta.

Fonti di Forum18 riferiscono che la chiusura dell'ultimo luogo di culto ahmadi - setta musulmana ritenuta eretica in molti Paesi sunniti, perché non riconosce Maometto come ultimo profeta - rimasto in Kazakistan, rientra nella campagna governativa che mira a impedire l'uso di abitazioni private come edifici di preghiera. Ai fedeli è stata comminata, in precedenza, anche una forte multa.

Nurym Taibek, uno dei fedeli della comunità, sottolinea che la minoranza religiosa "ha perso la speranza" di poter disporre di un luogo di culto; e non si intravedono nemmeno "spiragli" per poter ricorrere contro il provvedimento. Dal 19 aprile essi sono a tutti gli effetti una setta fuorilegge, senza diritti né identità.

Incuranti delle lamentele, le autorità rispondono che tutte le procedure di legge sono state osservate e che, nel caso specifico dell'ultimo luogo di culto, "non vi erano le autorizzazioni" per poter ospitare celebrazioni. "Non siamo contro la comunità ahmadi - afferma un funzionario della pubblica amministrazione - ma non tolleriamo certo violazioni alla Legge sulle terre". La comunità dovrebbe quindi sottoporsi a un "nuovo" processo di registrazione e ricevere il nulla osta "da varie autorità dello Stato".

Infine, dopo la comunità ahmadi il nuovo obiettivo potrebbe essere rappresentato dai cristiani metodisti, già al centro di ispezioni da parte dei funzionari amministrativi. Di recente una casa privata di Taldykorgan, vicino Almaty, è stata oggetto di raid e controlli e il padrone ha ricevuto una pesante multa. Secondo fonti bene informate, il governo ha dato ordine di ispezionare tutte le proprietà delle comunità religiose della regione di Almaty e verificare l'uso cui sono destinati edifici e case. Simili provvedimenti saranno adottati anche nella regione di Kostanai, dove le autorità locali hanno esteso controlli a tappeto verso i cristiani battisti.

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