10/05/2016, 08.48
CINA - VATICANO
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Il mio ricordo per mons. Tommaso Zhang Huaixin, vescovo paziente per la libertà della Chiesa

di Sergio Ticozzi

P. Sergio Ticozzi, missionario del Pime a Hong Kong, ha incontrato molte volte il vescovo ora defunto. I colloqui in latino per evitare “orecchie indiscrete”; la ricostruzione materiale e spirituale della diocesi di Anyang, la cura delle vocazioni. Il riconoscimento del governo e il rifiuto dell’Associazione patriottica. L’attesa di cinque anni per ordinare il suo coadiutore senza “vescovi illeciti”.

Hong Kong (AsiaNews) - Ho provato un profondo dolore due giorni fa, quando ho ricevuto la notizia della morte di Mons. Tommaso Zhang Huaixin, vescovo della diocesi di Anyang: è tornato al premio eterno e alla casa del Padre l’8 maggio 2016, alle 12.10, per malattia, all’età di 91 anni. L’ho incontrato per la prima volta nel lontano 1985 e ricordo la sua ammirazione per i padri del Pime con cui aveva lavorato da giovane, espressa in un latino più fluente del mio, per non farsi capire dai eventuali orecchie indiscrete. Ho continuato i contatti con lui, personalmente e tramite corrispondenza. L’ultima lettera di due settimane fa mi raccomandava di non dimenticare di pregare per la sua diocesi.

Era nato in un villaggio non lontano da Anyang il 23 maggio 1925. Ẻ stato educato dai padri del Pime che lavoravano allora nella missione, sia nel seminario minore nel 1934 , sia nel Seminario maggiore regionale a Kaifeng. Il 19 ottobre 1950, è stato ordinato sacerdote da mons. Gaetano Pollio, Arcivescovo di Kaifeng. Dal 1952 al 1955 ha preso cura della procura diocesana a Tianjin e dal 1955 ha fatto ministero parrocchiale ad Anyang. Nel 1958 è stato arrestato e costretto alla rieducazione tramite il lavoro. Così fino al 1980 quando è stato riabilitato e ha potuto ritornare a fare ministero. Il 19 ottobre 1981, è stato ordinato segretamente vescovo della Diocesi di Anyang (antica Weihui).

Ho ammirato il suo zelo e la sua pazienza, per la costruzione materiale e spirituale della diocesi: nelle visite, mi conduceva con lui a incontrare le comunità e le nuove chiese. Oltre allo sviluppo della diocesi con riparazioni e costruzioni di chiese, tra cui la cattedrale, si è preso a cuore in modo speciale la formazione del clero e lo sviluppo della congregazione delle Suore di S. Giuseppe, che sono cresciute in grande numero.

Non era riconosciuto ufficialmente come vescovo dalle autorità cinesi, ma aveva bisogno di preti e una volta formati ne ha ordinati cinque nei primi anni. Ma era preoccupato per loro, perché le autorità creavano loro dei pasticci. Ha richiesto quindi a un vescovo ufficiale di ordinare i seguenti sei sacerdoti che potevano così operare ufficialmente. Ne sentiva però il dilemma: alla fine ha accettato di ufficializzarsi ma a condizione di non avere nulla a che fare con l’Associazione patriottica. Il 22 ottobre 2004, il vescovo legittimo di Shenyang, Mons. Jin Peixian presiedeva la cerimonia per la sua installazione pubblica. Da allora ha potuto ordinare ufficialmente i suoi sacerdoti. Si mostrava contento della soluzione trovata e me lo ha spiegato con gioia. Così ha potuto formare un buon presbiterio, come anche una delle più numerose congregazione di suore.

Aveva però una forte preoccupazione, il problema cioè della sua successione, soprattutto quando il peso dell’età e degli acciacchi si faceva sentire. Si confidava che stava preparando il successore e proponeva il suo piano anche presso la Santa Sede. Fu contento quando il suo candidato fu approvato dal Santo Padre. Ma rimaneva il problema dell’approvazione delle autorità cinesi. Con tattica paziente è riuscito ad ottenerlo, anche con la votazione ‘democratica’. Voleva procedere un po’ in fretta all’ordinazione episcopale del suo successore, tanto più che la sua salute gli faceva problema. Ma qualche autorità insisteva di mandare un consacrante illegittimo a partecipare alla cerimonia dell’ordinazione: questo Mons. Zhang non lo poteva permettere!  Con la sua pazienza usuale, attese ma senza rimanere passivo e questo per circa cinque anni. Il 4 agosto 2015, riusciva finalmente, dopo pazienti trattative, di ordinare lui stesso con vescovi legittimi in modo del tutto legale il Rev. Zhang Yinlin a suo vescovo coadiutore.  

Credo che abbia trascorso i suoi ultimi mesi di vita soddisfatto per il successo. Questo allevia anche il mio dolore per la sua dipartita e mi fa ringraziare il Signore per il dono dell’amicizia con questo santo vescovo.  

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