05/05/2004, 00.00
indonesia
Invia ad un amico

Il partito dell'ex dittatore Suharto vince ufficialmente le elezioni

Jakarta (AsiaNews) – Il Golkar, il partito fondato dall'ex dittatore Suharto, è stato dichiarato ufficialmente il vincitore delle elezioni tenutesi in Indonesia il 5 aprile scorso. Il Golkar ha vinto con il 21,6% dei voti. I risultati definitivi sono stati annunciati oggi dalla Commissione elettorale nazionale. Il partito della Lotta democratica, del presidente Megawati Sukarnoputri è secondo con il 18,53%

Il risultato è una discreta sconfitta per il partito di Megawati. Nel 1999, alle prime elezioni democratiche dopo la caduta di Suharto, aveva vinto un terzo dei voti.

Secondo vari analisti i votanti sono insoddisfatti dei risultati economici di Megawati, data la situazione stagnante dell'economia del paese. I risultati potrebbero influenzare anche le sue possibilità di vittoria nelle elezioni presidenziali del 5 luglio, dove si dovrà battere con il candidato del Golkar, l'ex gen. Wiranto. Wiranto è accusato dall'ONU di aver commesso crimini contro l'umanità.

Fra gli altri risultati finali, il partito del Risveglio nazionale dell'ex presidente Abdurrahman Wahid è terzo con 10,57%. Seguono il partito Unito dello Sviluppo del vice-presidente Hamzah Haz con 8,15% e il partito Democratico del candidato presidenziale Susilo Bambang Yudhoyono con il 7.45 per cento.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Elezioni presidenziali: ex generali fra i più favoriti
03/07/2004
Il 30 settembre, un fantasma ancora inquietante per gli indonesiani
01/10/2020 11:35
Jakarta, la Chiesa commemora la Pancasila
03/06/2016 10:33
Jakarta, cresce la “fobia irrazionale” del comunismo
16/05/2016 15:39
Gesuita indonesiano: Jakarta ammetta i massacri di Suharto e chieda perdono
19/04/2016 12:21


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”