27/04/2023, 08.50
RUSSIA
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Il partito di Putin arruola anche l’intelligenza artificiale

di Vladimir Rozanskij

“Russia unita” ha annunciato che nelle campagne elettorali regionali di quest’anno utilizzerà per la sua propaganda ChatGpt e anche sistemi di produzione russa. Obiettivo: la “soppressione delle minacce” per evitare che gli avversari possano “formare scenari del futuro alternativi ai nostri”.

Mosca (AsiaNews) - I deputati del partito putiniano “Russia unita” hanno dichiarato le loro intenzioni di utilizzare nelle campagne elettorali regionali di quest’anno i dati della rete neurale artificiale (artificial neural network, Ann), modelli matematici dell’intelligenza artificiale per simulare gli orientamenti degli elettori. Il vice-segretario del partito, Sergej Perminov, ha spiegato che in questo modo si intende evitare i rischi della “demonizzazione” e della “satirizzazione”, che nel linguaggio ideologico degli edinorossy putiniani significa la lotta alle ingerenze straniere.

Il 10 settembre si terranno in giorno unificato le elezioni dei governatori in 21 soggetti federali, comprese le elezioni anticipate per il seggio uninominale alla Duma di Stato nel collegio di Simferopoli in Crimea, più altri frammenti della composizione elettorale. Secondo Perminov, chi non comincia ora ad usare l’intelligenza artificiale è condannato alla sconfitta.

Verranno quindi applicate tutte le elaborazioni già accessibili della Ann, sia nel campo delle previsioni e delle analisi, sia per i “suggerimenti creativi, compresi ad esempio l’assalto tecnologico, con il quale questi sistemi si allineano in pochi secondi”, e anche per generare video-materiali e immagini propagandistiche di vario genere.

L’uso delle possibilità dell’Ann permetterà anche di attirare nuovi sostenitori, presentando i piani partitici nel migliore dei modi per ogni categoria e gruppo di elettori. Saranno “campagne virali”, in cui ci sarà posto per il paradosso, la drammaturgia: “stiamo facendo le analisi preventive per allargare al massimo le forme di espressione”, conferma Perminov. Si useranno le tecnologie neurali straniere come ChatGpt o Midjourney, ma anche sistemi di produzione russa come la “Sber” di Kandinsky.

Russia unita ha già stretto accordi con varie compagnie per questo progetto, e questa stagione politica sarà “sperimentale”, in funzione della “grande campagna presidenziale” dell’anno prossimo, con l’ennesima rielezione di Putin, che dovrà essere presentata come un trionfo apocalittico. I contenuti avranno forme di “umanizzazione addizionale”, con doppi sensi e humour, esperienze dirette, dialoghi vivaci e idee nuove. Per il partito sarà una “scommessa”, in cui l’intelletto umano non deve soccombere all’anonimato delle macchine.

Oltre ai vantaggi, l’iniziativa è quindi volta a prevenire i rischi dell’uso dell’Ann. Nella presentazione di Perminov si elencano almeno una decina di rischi, a cominciare dal “progresso giornaliero della diffusione dell’intelligenza artificiale”, anche proprio nelle comunicazioni con gli elettori, a livello nazionale e mondiale. Il rischio della “demonizzazione” e della “satirizzazione” sono invece legati alla valanga di fango che viene riversata sul partito e sul regime, per cercare di screditarlo.

La “soppressione delle minacce” deve quindi evitare che gli avversari possano “formare scenari del futuro alternativi ai nostri”, utilizzando tecnologie più avanzate, basandosi sulla richiesta del pubblico di avere informazioni sempre più rapide con garanzie di “autenticità e conferma”, fino al punto di diffondere una “allucinazione della realtà”. L’esempio di ChatGpt è molto indicativo, come meccanismo di preparazione dei documenti, modellazione delle reazioni degli elettori, sistematizzazione dei materiali più complessi.

Secondo il politologo Mikhail Vinogradov, “le reti neurali sono affidabili come partner di secondo grado, non sono dei guru o dei robot”, e ci si attende una verifica delle possibilità dell’intelligenza artificiale, più che un suo utilizzo su dimensioni di massa, che comporta altrettanti rischi quanto una sua proibizione. Come conferma il direttore della compagnia “Promobot”, Oleg Kivokurtsev, un accorto uso di queste tecnologie permetterà ai politici di rivolgere al proprio pubblico “messaggi sempre più personalizzati”, con un’analisi sempre più dettagliata delle esigenze delle persone, per diventare per loro un vero “grande fratello”.

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